Da Game Boy a Switch: mezzo miliardo di console portatili vendute da Nintendo in 32 anni

Da Game Boy a Switch: mezzo miliardo di console portatili vendute da Nintendo in 32 anni
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Nintendo è il nome che da oltre trent'anni di storia videoludica domina il settore del mercato delle console portatili. La grande N è stata insidiata nel corso degli anni da NEC, SNK, Atari, Sega, Bandai e Sony, ma alla resa dei conti è sempre uscita vittoriosa, ed oggi si gode un sostanziale monopolio detenuto dai suoi hardware.

Il tutto iniziò nel 1989, con la pubblicazione del Game Boy, poi lanciato sul mercato anche nelle versioni Game Boy Pocket e Game Boy Color. Vincendo la concorrenza del GameGear di SEGA e delll'Atari Lynx, la prima console handheld Nintendo conta ad oggi 118.69 milioni di pezzi venduti, considerando tutti i modelli distribuiti.
Si prosegue con Game Boy Advance/Game Boy Micro, a quota 81.51 milioni di unità; Nintendo DS/DSi, che ha vinto il faccia a faccia con PSP e PS Vita di Sony e che rappresenta ad oggi la piattaforma portatile di maggior successo con 154.02 milioni di console vendute; Nintendo 3DS/New 3DS con 75.94 milioni di pezzi; ed infine Nintendo Switch/Nintendo Switch Lite che ad oggi conta 84.59 milioni di unità vendute, come sottolineato nell'ultimo report finanziario di Nintendo.
Pur vero che è stata formalmente presentata come una console casalinga che è possibile portare con sé anche fuori casa, Switch si affaccia sostanzialmente tanto sul mercato delle console home console quanto su quelle delle piattaforme portatili, senza contare che la grande N ha distribuito in un secondo momento la versione Lite interamente dedicata agli amanti delle handheld.

Tirando le somme, Nintendo ha venduto oltre mezzo miliardo di console portatili nel giro di 32 anni circa. Un successo nel settore che supera quello legato alle piattaforme casalinghe, vendute in 365 milioni di pezzi da parte della compagnia nipponica, una cifra inferiore ai 461 milioni di unità piazzate da Sony.

Il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, ha recentemente discusso del problema dei semiconduttori e della possibilità di non riuscire a produrre Switch in quantità sufficienti.