Ghost of Tsushima tra realismo e mitologia: Sucker Punch riflette su storia e gameplay

Ghost of Tsushima tra realismo e mitologia: Sucker Punch riflette su storia e gameplay
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Discutendo con i giornalisti di ComicBook delle sfide affrontate per plasmare l'esperienza ludica e narrativa di Ghost of Tsushima, Nate Fox di Sucker Punch ha illustrato le scelte compiute dal suo team per infondere realismo, e un pizzico di misticismo, nella storia del samurai Jin Sakai.

Lo sviluppatore capo dell'ultima avventura a mondo aperto in esclusiva PS4 esordisce affermando che "non volevamo assolutamente rendere il nostro gioco 'soprannaturale'. Desideravamo mantenerlo radicato nella realtà perchè gli abitanti dell'isola di Tsushima hanno le loro convinzioni. Alcune di esse si basano su ciò che ritengono reale in quel momento, come le entità soprannaturali, quindi le storie che si vivono all'interno del gioco hanno a che fare con quei racconti perchè le persone di Tsushima credono che quegli esseri siano veri".

L'approccio adottato dalla sussidiaria americana dei PlayStation Studios ha perciò spinto Sucker Punch ad abbracciare il realismo nell'ottica di una narrazione intrisa di leggende e mitologia, come spiega lo stesso Fox dichiarando che "volevamo creare un sentimento di autenticità, ma ci sono sicuramente alcuni elementi spirituali che non sono propriamente realistici, come il vento-guida e il ruolo svolto dagli uccelli gialli. Le missioni mistiche riguardano la tradizione e la storia che le persone di quest'isola si narrano da tanto tempo, contribuendo ad alimentare le leggende sui guerrieri samurai, sugli eventi accaduti e sull'invasione che si è verificata".

Prima di leggere i vostri commenti al riguardo, vi ricordiamo che sulle pagine di Everyeye.it trovate la nostra recensione di Ghost of Tsushima e una comoda guida per il perfetto samurai dell'esclusiva PS4 disponibile dal 17 luglio scorso.