Ghost Recon Breakpoint: prime lamentele per la presenza di microtransazioni invasive

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Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint uscirà il 4 ottobre ma in questi giorni la stampa internazionale sta provando il nuovo gioco Ubisoft: i pareri sono nella maggior parte dei casi positivi anche se in molti stanno facendo sentire la propria voce lamentandosi di un modello economico troppo incentrato sulla monetizzazione.

Testate come Forbes ed Escapist lamentano la presenza di numerosi contenuti acquistabili, tra cui skin e oggetti cosmetici ma anche salva tempo, acceleratori, accessori per le armi e tanto altro ancora. Da segnalare come tutti gli item non estetici possano essere sbloccati semplicemente giocando, le lamentele vertono però sulla possibilità di acquistare questi contenuti con soldi reali, fattore che garantirebbe sin da subito un notevole vantaggio a coloro che possono spendere molto denaro.

Sulla questione si è pronunciato anche Jim Sterling, il suo nuovo video è dedicato proprio alle microtransazioni di Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint e affronta l'argomento con toni sopra le righe (come nel suo stile) ma non girando intorno alla questione, ovvero "la forte presenza di acquisti in-app che in alcuni casi sembrano trasformare il gioco in un Pay to Win" come si legge nella descrizione del filmato.

Il nuovo titolo Ubisoft sembra essere anche afflitto da bug e problemi tecnici che verranno risolti con la day one patch di Ghost Recon Breakpoint, un corposo aggiornamento del peso di circa 13 GB.

Ghost Recon Breakpoint: prime lamentele per la presenza di microtransazioni invasive