I giochi Activision 'non hanno nulla di unico': Microsoft risponde all'accusa di monopolio

I giochi Activision 'non hanno nulla di unico': Microsoft risponde all'accusa di monopolio
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Sullo sfondo dello scontro tra Sony e Microsoft per Call of Duty che sta andando in scena in Brasile, anche l'ente antitrust neozelandese sta valutando i rischi di monopolio per l'acquisizione di Activision Blizzard da parte della casa di Redmond.

Intervenendo davanti alla commissione neozelandese incaricata di avallare il matrimonio con Activision Blizzard, i rappresentanti di Microsoft hanno sostenuto che "la stragrande maggioranza dei videogiochi è sviluppata e prodotta da soggetti diversi da Activision Blizzard, come Sony, Nintendo, EA e Take-Two. In particolare, se guardiamo ai videogiochi di Activision Blizzard, notiamo come non ci sia nulla di unico nei titoli sviluppati e prodotti da questa azienda. Non ci sono giochi 'must have' o irrinunciabili per i distributori rivali su PC e console, ossia titoli che potrebbero dare adito a un problema di preclusione".

Le sorprendenti e, per certi versi, persino irriguardose affermazioni di Microsoft sulla "mancata unicità" dei titoli Activision Blizzard vanno però lette nel loro contesto: con queste dichiarazioni, infatti, la casa di Redmond esorta l'ente antitrust neozelandese a considerare i videogiochi di Activision come a dei semplici prodotti d'intrattenimento di un'industria che produce un'infinità di esperienze concorrenti.

La tesi della "mancata unicità e irrinunciabilità" dei giochi Activision, d'altronde, viene ripresa anche nella risposta di Microsoft alle accuse di Sony per il monopolio sugli FPS che, a detta del colosso tecnologico giapponese, potrebbe venirsi a creare con la futura trasformazione di Call of Duty in un'esclusiva Xbox.