Giochi EA Sports: più ban per chi incita al razzismo e adotta comportamenti tossici

Giochi EA Sports: più ban per chi incita al razzismo e adotta comportamenti tossici
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Mentre negli Stati Uniti continuano a infiammare le proteste a seguito dell'omicido di George Floyd, i vertici di Electronic Arts confermano il loro supporto al movimento Black Lives Matter e annunciano di voler attuare dei controlli ancora più rigidi nei giochi EA Sports per dichiarare guerra al razzismo.

Dalla pagina Twitter ufficiale di EA Sports, la rinomata divisione del colosso videoludico statunitense che gestisce le serie sportive e giochi come FIFA 20 spiega che "siamo costantemente impegnati a mantenere una cultura dell'inclusione. Il comportamento tossico cambia e si evolve rapidamente, e riconosciamo che dobbiamo fare di più per monitorare e rimuovere attivamente quegli individui che perpetuano comportamenti razzisti, xenofobi, omofobi o sessisti nei nostri giochi".

In quest'ottica, i gestori delle componenti multiplayer dei videogiochi EA Sports promettono di intervenire in maniera estremamente celere per rivedere l'elenco dei termini e delle espressioni volgari per includere una gamma più ampia di lingue, dialetti e slang territoriali. Come accaduto con Activision e la guerra ai razzisti in COD Modern Warfare e Warzone, anche i giochi EA Sports implementeranno più strumenti per facilitare la segnalazione di comportamenti tossici, un impegno che sarà accompagnato da un aumento delle risorse a disposizione dei team interni che si occupano di investigare su questo genere di fenomeni di intolleranza e odio che attraversano i server multiplayer dei videogiochi più popolari.

Maggiori informazioni sugli interventi che saranno presi in tal senso da Electronic Arts, presumibilmente, saranno condivisi nel corso dell'evento EA Play Live che, in ragione dell'ultimo rinvio, si terrà il 19 giugno all'una di notte (ora italiana).