God of War PS4: trama, gameplay, combat system e novità, tutto quello che c'è da sapere

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Il nuovo God of War è un capitolo che riscrive integralmente i canoni della saga: per farlo, aggiunge alla formula di gioco una serie di interessantissime novità, mescolando un combat system sempre frenetico e brutale con una solida componente avventurosa ed esplorativa.

Il risultato, come potete leggere nella nostra esaustiva Recensione di God of War è clamoroso: Santa Monica ha dato vita ad un vero capolavoro, destinato a dettare nuovi standard nel genere degli action-adventure. Considerata la mole di differenze che separa questo episodio dai predecessori, abbiamo pensato di proporvi un elenco che riassumesse in breve tutte le caratteristiche distintive della produzione. Affilate la vostra ascia, e preparatevi ad un viaggio che non dimenticherete tanto facilmente…

La trama del gioco è molto più intima e profonda rispetto al passato. Ed è narrata con maggiore intensità.

La campagna principale dura all’incirca una ventina d’ore. Mentre, per completare il gioco nella sua interezza, comprese tutte le attività secondarie, saranno necessarie più di 40 ore.

Il combat system ha subito un significativo cambiamento. Ora la telecamera è posta alle spalle del protagonista, limitando così il campo visivo, ma non ha perso un briciolo della sua spettacolarità.

Il sistema di progressione è molto stratificato e permette di sviluppare efficacemente il combat system, che si evolve nel corso dell’avanzamento e rende le battaglie più tattiche ed elaborate. Potremo potenziare le armi e sbloccare nuove abilità.

Le armature posseggono degli appositi slot in cui inserire gli incantesimi, che ci danno l’opportunità di modificare le statistiche e la funzionalità di alcuni attacchi.

Il sistema di magie è stato sostituito dagli attacchi runici (pesante e leggero), ossia mosse speciali spettacolari e feroci. Atreus può equipaggiare un'evocazione, che funziona come un incantesimo, sfruttando gli attacchi di uno fra tanti animali-guida.

Le boss fight non sono presenti in gran numero e – fatta eccezione per il primo e l’ultimo scontro – si rivelano meno soddisfacenti rispetto a quelle degli scorsi episodi.

La linearità dei capitoli precedenti ha lasciato il posto all’esplorazione: il mondo di God of War per PlayStation 4 è più vasto, composto da micro aree in cui muoversi liberamente alla ricerca di risorse e quest secondarie. Potremo viaggiare per i nove regni della mitologia norrena, e due di questi sono completamente opzionali.

I contenuti end game sono stimolanti e ben implementati, capaci di intrattenerci per diverse ore anche dopo i titoli di coda.

L’opera è una vera e propria enciclopedia della mitologia nordica: i ragazzi di Santa Monica hanno digitalizzato alla perfezione le leggende scandinave, reinterpretandole e rielaborandole a piacimento. Questo God of War si rapporta quindi con il mito in una maniera molto più completa (e complessa) di quanto non abbiano mai fatto gli episodi precedenti.

Tecnicamente il gioco è davvero maestoso, con una resa visiva poderosa, nel panorama console conosce pochi eguali. Su PS4 base non manca però qualche calo di frame. Sulla versione potenziata potremo selezionare la modalità Framerate, che la fluidità intorno ai 40/50 fps.

Questi sono i punti cardine della nuova, straordinaria esclusiva Sony. Santa Monica ha avuto il coraggio di stravolgere le fondamenta ludiche della serie, realizzando un action-adventure epocale: una ripartenza sfavillante per il nostro dio della guerra.