Guardians of the Galaxy, PS5 e Xbox Series X: DF mette in luce le qualità del Ray Tracing

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Dopo aver testato Matrix Awakens e l'UE5 su console nextgen, i ragazzi dell'ormai celebre "collettivo tecnoludico" di Digital Foundry si sono tuffati nella dimensione sci-fi di Guardians of the Galaxy per descrivere le qualità dell'ultimo aggiornamento che ha introdotto il Ray Tracing su PS5 e Xbox Series X.

Cogliendo l'opportunità offertagli dal team di Eidos Montreal con il lancio dell'update Ray Tracing di Marvel's Guardians of the Galaxy per console di ultima generazione, l'esperto team di DF ha riabbracciato idealmente Star Lord e la sua combriccola aliena di combinaguai per sondare potenzialità e limiti della terza modalità grafica introdotta dalla sussidiaria canadese di Square Enix.

Il nuovo setting, complementare alle modalità Qualità (4K dinamici e 30fps) e Performance (1080p e 60fps), sfrutta le ultime tecnologie di illuminazione in tempo reale per elevare la grafica della frizzante avventura di Eidos Montreal con la gestione in Ray Tracing dei riflessi sulle superfici metalliche (o comunque lucide) e la ricostruzione dei riflessi generati dagli specchi d'acqua.

A giudicare dal video raffronto di Digital Foundry tra PlayStation 5 e Xbox Series X, l'esperienza visiva offerta dalle due console casalinghe di Sony e Microsoft risulta essere sostanzialmente identica, tanto nella gestione dei riflessi in tempo reale quanto nella forbice della risoluzione dinamica da sacrificare sull'altare del Ray Tracing nelle scene più complesse e nei combattimenti più concitati.

Per una visione d'insieme dell'offerta grafica, ludica, narrativa e contenutistica confezionata da Eidos Montreal, il nostro consiglio non può che essere quello di rimanere su queste pagine per leggere la nostra recensione di Marvel's Guardians of the Galaxy.