Hajime Tabata esprime il suo rammarico per la cancellazione dei DLC di Final Fantasy XV

Hajime Tabata esprime il suo rammarico per la cancellazione dei DLC di Final Fantasy XV
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Nel corso di un recente livestrem tenuto da NicoNico, Hajime Tabata è tornato a parlare del suo recente abbandono da Square-Enix, compagnia all'interno della quale ha ricoperto il ruolo di game director per titoli come Crisis Core: Final Fantasy VII, Final Fantasy Type-0 e Final Fantasy XV.

Come ben ricorderete, nello stesso giorno in cui gli ultimi DLC di Final Fantasy XV sono stati cancellati dal publisher (ad eccezione di Episode Ardyn), Tabata ha lasciato Square-Enix. Tuttavia, spiega il director nipponico, non è stato questo evento a determinare la sua dipartita, per quanto ne sia rimasto profondamente rammaricato.

"Ho scelto di lasciare Square-Enix, e nel mentre consideravamo i futuri responsabili e le loro posizioni, abbiamo anche deciso il futuro dei DLC di Final Fantasy XV. Personalmente penso sia stato un peccato aver cancellato i DLC, e mi rammarico per tutte le persone che li stavano attendendo. [...] Non sono stato in grado di finirli, ma ho fatto tutto ciò che ho potuto.

Vorrei essere in grado di lavorare a ciò che voglio seguendo la mia strada, e facendo ciò non voglio dare preoccupazioni a nessuna compagnia. Mi dispiace molto per i DLC di Final Fantasy e per i giocatori. Ma questo non ha nulla a che fare con il mio abbandono. Non c'è stato nessuno scontro con Square-Enix, ci siamo congedati in buoni termini".

Tabata ha poi parlato del futuro: con JP Games, studio di sviluppo da lui stesso creato, il director intende lavorare a nuovi giochi per PC, console e smartphone. Probabilmente ci vorrà molto tempo prima di poter ammirare il loro primo progetto, dal momento che gli sviluppatori si stanno auto-finanziando, e che stanno in realtà ancora cercando un ufficio dove stabilirsi definitivamente. Prima o poi, Tabata vorrebbe tornare a lavorare su giochi su larga scala, ma il primo obiettivo sarà trovare un modo per snellire il lavoro, evitando di renderlo pesante ed eccessivamente impegnativo come accaduto con Final Fantasy XV:

"È stato complesso, quindi voglio cambiare il modo in cui le cose vengono realizzate, qualcosa basato sul cloud. Quindi prima di fare un gioco, vorrei cambiare prima il modo in cui vengono creati".