Halo Combat Evolved: Bungie voleva renderlo un gioco open world

Halo Combat Evolved: Bungie voleva renderlo un gioco open world
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Halo Infinite è il primo capitolo della serie di Microsoft a proporre un mondo di gioco open world nella campagna single player. Si è trattato di un cambiamento cruciale per la storia del franchise dedicato a Master Chief, ma sembra che l'idea balenasse in mente agli sviluppatori di Bungie sin dallo sviluppo del capostipite Halo Combat Evolved.

Come ha svelato Marcus Letho, all'epoca art director di Halo Combat Evolved per la prima console Xbox, lo studio oggi noto per la serie di Destiny stava maturando il desiderio di rendere lo sparatutto un titolo open world.

Letho ha discusso dell'argomento durante uno scambio di battute con un fan, che si diceva interessato a scoprire dei retroscena sul primo capitolo di Halo, e su quello che Bungie avrebbe voluto fare di più durante il processo di sviluppo.

"L'aspetto open world è qualcosa su cui avresti voluto lavorare di più con Halo Combat Evolved", è la domanda posta dall'utente James Thornton. "Sì assolutamente", ha replicato Letho. "Durante la creazione della prima demo l'intento era quello di renderlo open world. Il livello più vicino a questa idea che abbiamo realizzato è stato Il cartografo silenzioso".

Nel livello citato dall'art designer, Master Chief e un gruppo di marines UNSC atterravano su una piccola isola per cercare di trovare una stanza che nascondava una mappa. In questa zona, veniva concessa grande libertà di movimento al giocatore, che poteva spostarsi attraverso spiagge e colline; una possibilità insolita in un'epoca in cui gli sparatutto in prima persona erano solitamente limitanti da questo punto di vista.

Secondo Marcus Letho, Halo Infinite ha riportato in vita la magia creata da Bungie con il primo capitolo della serie.