Halo rimane con 343 Industries: la serie continuerà finché ci sarà Xbox, dice Phil Spencer

Halo rimane con 343 Industries: la serie continuerà finché ci sarà Xbox, dice Phil Spencer
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Oltre ad aver ammesso che il 2022 di Xbox ha deluso sotto il profilo delle pubblicazioni di produzioni first party, Phil Spencer ha discusso del futuro della serie di Halo e del team di sviluppo di 343 Industries.

Recentemente colpito da una serie di licenziamenti, 343 Industries continuerà a gestire Halo, come già avevamo appreso tramite un post della software house. Spencer si è detto soddisfatto del lancio dello sparatutto Sci-Fi, affermando che 343 ha svolto "un ottimo lavoro nel lanciare un grande gioco di Halo", ma ha al contempo sottolineato che il supporto post-lancio poteva essere gestito meglio.

Per quanto riguarda il futuro, la casa di Halo rimarrà 343 Industries, al netto dei partner che potranno collaborare ai prossimi progetti. La serie - ci ha tenuto inoltre a specificare Spencer - continuerà ad essere sempre un simbolo del gaming targato Xbox.

"Halo rimarrà di fondamentale importanza per ciò che sta facendo Xbox, e 343 è di fondamentale importanza per il successo di Halo. In termini di studi di supporto e altre cose di questo genere, i partner fanno soltanto parte dello sviluppo. Ma il cuore e l'anima di Halo sono con 343 e il team che è lì, e ho la massima fiducia nei loro piani futuri". Nello specifico, Spencer ha anticipato che nel futuro di Halo ci sono "alcune altre cose, alcune vociferate, altre annunciate".

Il leader di Xbox ha poi aggiunto: "Halo sarà sempre una di quelle cose nella mia mente che fa parte della tradizione Xbox, parte delle sue fondamenta. Mi aspetto che continueremo a supportare e far crescere Halo finché Xbox esisterà come piattaforma. Quindi penso che la sequenza temporale vada avanti all'infinito in linea con Xbox, e voglio assicurarmi che il team sia pronto per avere successo".

Spencer ha infine ribadito di essere estremamente dispiaciuto per i licenziamenti in 343 Industries, anche in questo caso assumendosi personalmente le colpe per i tagli al personale della divisione gaming di Microsoft.