Halo Saga: la classifica delle campagne e dei multiplayer

Halo Saga: la classifica delle campagne e dei multiplayer
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Quando si parla di sparatutto su console è quasi impossibile non citare Halo, la serie che ha fatto il proprio debutto sulla prima Xbox e che continua ancora oggi ad appassionare milioni di giocatori in tutto il mondo, ansiosi di mettere le mani sul nuovo capitolo chiamato Halo Infinite. L'avrete lette tante volte, ma vogliamo provarci noi a mettere in "classifica" i migliori Halo, dividendo però in due: la campagna da una parte, l'online dall'altro.

E' utile ribadire che ogni classifica è frutto dei propri gusti ed esperienza, sentitevi quindi liberi di dare sfogo alle vostre emozioni e create la vostra personale classifica nella sezione commenti! Ma basta indugiare, partiamo con la classifica delle campagne della saga di Halo, dalla migliore alla....meno riuscita ;)

CLASSIFICA MIGLIORI CAMPAGNE DI HALO

Halo Combat Evolved
Il primo amore non si scorda mai
ed è probabile che questa regola valga anche per i fan di Halo con la campagna del primo capitolo. L’avventura che ha dato il via all’epopea con protagonista Master Chief è infatti quella che ha reso memorabile la serie e che ancora oggi, grazie soprattutto alla The Master Chief Collection, e viene giocata con piacere dagli appassionati che vogliono rivivere alcune o tutte le sequenze più emozionanti della saga.

Al lancio il gioco salvò a tutti gli effetti il progetto Xbox, e se ancora oggi parliamo di questa famiglia di console è proprio grazie al successo travolgente e clamoroso di Halo CE. Graficamente rivoluzionario per l'epoca (presentava per la prima volte shader avanzati, una fisica di gioco incredibile), panorami mozzafiato e cut scene in tempo reale, che evitavano lo stacco da "grafica in game" a "CGI" che caratterizzava quell'epoca. La possibilità di giocare tutta la campagna in locale fu un'aggiunta altrettanto importante. Conteneva al suo interno un multiplayer locale in split screen fino a 4 giocatori, oppure in connessione via cavo con un altra Xbox, che ha dato vita alle prime partite "online" non ufficiali dei pionieri pre-xbox live. Usando il PC e dei software di tunneling, si simulavano partite in locale tramite internet, aprendo di fatto le danze della scena competitiva in Halo CE.
Indimenticabile.

Halo 2
Quella di Halo 2 continua ad essere una delle campagne preferite dai fan non solo per l’epica scena della bomba nelle fasi iniziali del gioco ma anche per l’alternanza dei due protagonisti (per buona parte del gioco non si utilizza Master Chief ma si vive l’avventura nei panni dell’Arbiter), i quali arrivano a scontrarsi nelle sequenze finali. Questa scelta spiazzò, e non poco, i giocatori all'epoca, ma risultò un'idea originale e vincente. La prima volta che si impugna una spada Covenant, non si scorda mai.

Un'altra ragione che ha fatto si che il gioco restasse impresso nelle menti dei videogiocatori è stata la sua elevata difficoltà se giocato a Leggendario, dal momento che la sfida proposta era davvero impegnativa. In cooperativa poi, ogni morte del compagno riportava il gioco ad inizio livello. Resta indimenticabile la sfida contro i cecchini Covenant, in uno dei livelli a metà campagna. Una sfida che creava una tensione eccezionale. Halo 2, nonostante i primi inciampi produttivi dovuti alla pressione che Microsoft aveva messo sul team per produrre il seguito, rimarcava tecnicamente le capacità della console e dello sviluppatore, capace in quel periodo, di innovare tecnicamente. Halo 2, era tra le altre cose, uno dei primi giochi su console ad usare la tecnica delle normal map: una rivoluzione estetica che ha segnato gli anni a venire.

Halo Reach
Halo Reach è l'ultimo capitolo della saga sviluppato da Bungie e permette ai giocatori di dare battaglia ai Covenant vestendo i panni dei membri del Noble Team, una squadra formata da Spartan altamente specializzati, in un prequel di Combat Evolved. Certo, non c'è traccia di Master Chief in questa campagna ma si tratta comunque di una storia che riesce a coinvolgere sia dal punto di vista narrativo che del gameplay, grazie all'introduzione di nuove abilità legate all'armatura. Artisticamente ancora una volta super ispirato, tecnicamente il gioco mostrava il fianco a qualche critica. Il motore grafico di Bungie era arrivato al limite e si vedeva, sopratutto nella tecnica di anti aliasing che creava una scena sporcata da qualche scia di troppo. Finale epico che è rimasto nel cuore di molti, nonostante si sapesse fin dall'inizio a cosa si sarebbe andati incontro...

Halo 3 ODST
Lo spin-off del terzo capitolo della serie Bungie propone una campagna meno caotica rispetto ai suoi predecessori ed è forse per questo che rientra tra i preferiti degli appassionati. Come suggerisce il titolo, in questo episodio il giocatore veste i panni di un novello Orbital Drop Shock Trooper, il quale si ritrova a dover esplorare la spaventosa città di Nuova Mombasa occupata dai Covenant. Atmosfere e stile grafico completamente rivisitate, unite ad una colonna sonora ancora più ispirata degli originali, Halo 3 ODST è sempre stato visto come un spin-off, quasi un "DLC", ma in realtà è un gioco completo ed appassionante, che tra le altre cose, ebbe il merito di inserire la modalità FireFight, un'aggiunta affatto marginale all'offerta ludica della saga.

Halo 3
Il primo titolo della serie ad approdare sulla gloriosa Xbox 360 è stato proprio Halo 3, che molti ricordano principalmente per il suo comparto multiplayer (praticamente immortale) sebbene offrisse una campagna di tutto rispetto.

Dopo aver giocato nei panni dell'Arbiter per buona parte del secondo capitolo, questo terzo episodio è di nuovo focalizzato sulla figura del Capo ed include alcuni dei livelli più spettacolari dell'intera serie. Si iniziava ad intravedere qualche scivolone nella sceneggiatura a tratti leggermente cervellotica, ed qualche cedimento nei dialoghi, a volte un po' scontati. Un avventura godibile dall'inizio alla fine con alcuni momenti di puro godimento blastatorio ed epico, ma che iniziava a mostrare i limiti nel raccontare le motivazioni dei Covenant, le loro lotte intestine, ma sopratutto i retroscena dell'entità che aveva creato i Flood.

Forse l'unico vero difetto è quel finale "tirato via" a causa di alcuni problemi di produzione che costrinsero Bungie ad accelerare i lavori (famigerati i fondali di gioco bidimensionali delle ultime sequenze e le foto degli stessi personaggi caduti in battaglia, "sul muro dei ricordi", ripetute più volte).
Nel complesso però, "Finish the Fight" resta un campagna godibilissima ed una buona chiusura della prima trilogia, tecnicamente ancora all'avanguardia (basti pensare alla fisica che modificava l'acqua o al sistema di illuminazione) con alcuni tra i momenti più epici che si siano visti in un FPS fantascientifico, tra cui la mitica "Scarab Fight" che se giocata in cooperativa a difficoltà leggendaria, non era solo eccezionale visivamente ma anche una grandissima sfida.

Halo 5 Guardians
Oltre ad essere uno dei pochissimi titoli giocabili esclusivamente su Xbox One, Halo 5 Guardians è l'ultimo della serie ad aver fatto il proprio debutto sul mercato. Sebbene Guardians presenti notevoli migliorie nel gameplay e nel gunplay rispetto al suo predecessore, la campagna è tutt'altro che memorabile ed il dualismo dei due protagonisti non è riuscito a fare breccia nel cuore dei fan. Quando già accaduto in Halo 4, ovvero la difficoltà a seguire e capire gli eventi della trama, e le motivazioni dei vari personaggi, resta uno dei problemi più evidenti. Se non avete letto i libri, o almeno dei riassunti di quanto successo nell'universo espanso, potreste restare spiazzati anche solo dall'esistenza del Team di supporto a Master Chief. Graficamente e tecnicamente il gioco è eccezionale. Gira perfettamente a 60 FPS (una novità per la serie), rinunciando a qualcosa in termini di risoluzione, ma con un art design ispiratissimo, shader ed illuminazioni eccezionali. Il cambio di rotta artistico iniziato con Halo 4, segue e si amplifica in Halo 5. Giocate il livello "Lame di Sanghelios" e poi venite a commentare!

Halo 4
Il quarto capitolo della serie e il primo ad essere stato sviluppato da 343 Industries è quello che meno ha saputo coinvolgere i giocatori, sia a causa di una campagna ampiamente basata sull'universo espanso (libri, serie animate, fumetti) che ha spiazzato i giocatori lasciati "a loro stessi" nel capire chi fosse chi, e quali fossero le motivazioni che spingevano i personaggi e la storia in una certa direzione. Ad un incipit francamente molto emozionante, seguiva uno svolgimento difficile da inquadrare con troppi "non detti" ed un Capo più silenzioso del solito. Il finale con cliffhanger forse un po' eccessivo.

Graficamente il gioco è un benchmark per Xbox 360 ed artisticamente e tecnicamente era semplicemente eccezionale, in relazione all'hardware su cui girava. Lato gameplay, che inseguiva le conquiste dei vari COD dell'epoca, il gioco appariva un po' snaturato, pur mantenendo il classifico feeling della serie. Un problema che fu subito evidente nel crollo della popolazione online di Halo 4, a favore di atri brand.

Chiusa la classifica delle campagne, passiamo a quella del multiplayer. Si può dire che Halo 2 abbia praticamente inventato alcuni concetti come il matchmaking, gli inviti, le chat party vocali, la modalità competitivà con ranking basata su vittoria / sconfitta del team, e che Halo 3 l'abbia resa praticamente perfetta. E da lì in poi il successo è stato inarrestabile, con qualche battuta d'arresto a causa delle scelte molto rischiose di Reach e completamente sbagliate di Halo 4. Salvo poi tornare alla semi perfezione in Halo 5. Ma vediamo la classifica.

CLASSIFICA MIGLIORI MULTIPLAYER DI HALO

Halo 3
Come accennato poco sopra, quando si parla di multiplayer non ce n'è per nessuno: al primo posto c'è Halo 3. Il terzo capitolo dello sparatutto in prima persona è ancora oggi il preferito della quasi totalità dei fan grazie a bilanciamento, mappe e modalità. Il BR fu ribilanciato, ridotta la potenza delle granate, inserita e migliorata la combo pivello, rivisto il funzionamento del cecchino, del rocket e dello shotgun. Tolta la possibilità di usare due armi contemporaneamente, abbassando il time to kill. Inserimento perfetto dei mezzi nelle mappe, come mai nessun Halo è più stato in grado di fare, nemmeno Halo 5.

Halo 5 Guardians
Al secondo posto della nostra classifica dei migliori Halo in multigiocatore non poteva mancare Guardians. Il gunplay è preso di peso, ma evoluto, da quello di Halo 3. Tutto il gameplay viene esteso con le abilità atletiche dello Spartan, come la spallata, la stomp, la schivata laterale, il parkour e l'accensione dei retrorazzi durante lo zoom con le armi a mezz'aria che creano una stratificazione eccezionale del gameplay. Il sistema di Ranking è praticamente perfetto, diviso in fasce come argento, oro, platino, diamante, onice e campione. Se il team vince, si sale, se il team perde, si scende. Conta anche la prestazione del singolo giocatore all'interno del sistema loss/win, quindi anche giocare bene in una squadra che alla fine perde, conta.

Il gioco ha ricevuto un supporto gratuito di modalità e mappe per 1 anno dopo l'uscita, ed ancora oggi c'è un'attenta rotazione di modalità e nuove mappe. Include forse la miglior versione mai vista della Fucina (disponibile in versione stand alone e gratuita sul Microsoft Store di Windows 10), che ritornerà anche in Halo Infinite. Paga forse l'assenza di mappe davvero memorabili, ma ha ricevuto un supporto incredibile che porta migliaia di giocatori online ogni giorno ancora oggi. L'assenza dei server di gioco però, è un difetto imperdonabile. Insieme all'assenza della modalità cinema in compagnia dei propri team mate, ma questa, manca ormai da Halo: Reach.

Halo 2
Se Halo 3 ha il multiplayer più rifinito, quello del secondo capitolo non può che essere definito rivoluzionario se confrontato alle altre esperienze online dei suoi tempi. Possiamo infatti affermare senza remore che è stato Halo 2 il primo vero titolo in grado di convincere i possessori della prima Xbox a sottoscrivere un abbonamento al Live Gold. E' di fatto la fondazione degli FPS competitivi online su console, ma peccava di bilanciamento. Mappe eccezionali. Fu praticamente distrutto da chi giocava online con le xbox modificate che gli permettevano di editare i file di gioco e modificare armi e modalità: gente che si presentava con pistole che sparavano razzi, o che impedivano completamente i movimenti del vostro team. Per fortuna poco dopo arrivò Xbox 360 ed Halo 3.

Halo Combat Evolved
Il primissimo Halo, Combat Evolved, non godeva del supporto al multigiocatore online ma ha comunque permesso ai suoi possessori di divertirsi in gruppo grazie al multiplayer locale. Non sono pochi i giocatori di Halo CE che hanno partecipato agli ormai dimenticati Lan party, ovvero l'unico modo attraverso il quale vivere un'esperienza "simile" a quella dei moderni titoli online. Pose le basi per il gunplay le modalità, e le regole di ingaggio della serie. Time to kill lento, grandi salti, granate con balistica perfetta. Le armi non erano molto bilanciate e la "magnum" era semplicemente troppo over powerd. Ma quelle partite in multy locale rimarranno nella leggenda di chi le ha vissute.

Halo Reach
Bungie aveva in mente un tipo di evoluzione del gameplay di Halo Reach, che si è poi pienamente concretizzato in Destiny, ma che in realtà, in Reach, era solo abbozzato. Il sistema di ranking 1-50 presente in Halo 3, fu abbandonato a favore di una distribuzione cervellotica dei punti al giocatore, che erano indipendentemente dalla vittoria della squadra. Troppi giocavano per fare kill, o persino rubarle, perché il risultato finale del proprio Team non contava molto, le penalità per la sconfitta erano minime. Avrebbe potuto funzionare fosse stato un sistema più bilanciato (cosa accaduta in Halo 5) ma ridusse a zero l'affiatamento dei team casuali, rendendo la scena competitiva troppo disgregata.

In questo episodio le mappe del multiplayer furono estrapolate direttamente da alcune location della campagna (e quindi non pensate realmente per il competitivo), e sono forse tra le peggiori dell'intera serie.

C'era poi il problema delle armor abilities come ad esempio l'Armor Lock. In caso di lag / latenza (cioè quasi sempre) si videro le scene più assurde che la saga ricordi. Con "morti" resuscitati, salvati da una barriera non presente da subito ma richiamata dal server a posteriori.
Jetpack ed ologrammi non erano abilites migliori e la scelta di inserire scontri misti tra Spartan ed Elite (con la capacità di rotolare, rotolare, rotolare....) divisero la community come mai prima. Al netto dei suoi difetti, il DMR era una grande arma ed una buona idea, ed alcuni aggiustamenti al sistema di ranking e l'eliminazione della promisquità elite/ spartan, aiutarono il gioco. Non fu sufficiente e da questo capitolo in poi , l'enorme community di appassionati del multiplayer che si era formata con halo CE / Halo 2 ed Halo 3 iniziò a frammentarsi.

Halo 4
Anche nella classifica dei comparti online di Halo il quarto capitolo occupa una delle posizioni più basse a causa di alcune scelte di 343 Industries che hanno fatto storcere il naso allo zoccolo duro degli appassionati, ai quali non sono andati giù i loadout preimpostati e le altre novità quasi tutte derivate dalle conquiste della serie Call of Duty, in termini di gameplay. La corsa infinita era un difetto non da poco,c'erano troppe armi over powered. Le mappe erano abbastanza "dimenticabili" e la totale assenza di una modalità competitiva che assegnasse un "livello" ai giocatori (si saliva di livello semplicemente accumulando punti e kill, non c'era un vero ranking, un po' come accade in COD), tolse rapidamente interesse alla community. Molti tornarono su Reach e poi addirittura su Halo 3. 343 Industries aggiunse un ranking per giocatore, visibile però solo sul sito del gioco, e non dal gioco stesso. Troppo tardi e del tutto inutile. Si sarebbero totalmente riscattati con Halo 5.