Hamako Mori, streamer giapponese di 89 anni: "I videogiochi mi tengono la mente attiva"

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"L'amore non ha età", dice il detto. E neanche il gaming, diremmo noi. È quanto emerge da quest'intervista fatta ad Hamako Mori, una streamer giapponese di ben 89 anni, gamer dal 1981 e che non ha alcuna intenzione di smettere. E meno male.

Mori ha parlato ai microfoni di GameSpark, dichiarando di aver giocato alla Cassette Vision come prima console nel 1981, appunto. Da allora è passata al NES, dove passava le giornate tra The Legend of Zelda e Dragon Quest, e ha poi continuato a giocare negli anni a seguire, fino ai giorni d'oggi.

La signora negli scorsi anni ha anche scoperto i cosiddetti video Let's Play su YouTube e ha addirittura deciso di girarne alcuni propri, caricando i suoi filmati sulla celebre piattaforma.

Ma cosa continua ad apprezzare l'arzilla vecchietta dei videogiochi moderni? "La grafica è diventata eccezionale. Penso sia fantastico aver vissuto così a lungo", ha detto nell'intervista in questione. Ma non è solo l'aspetto visivo ad intrigare Mori, quanto l'importanza dei videogiochi nel mantenere la propria mente attiva e sveglia.

"Se ti piace la moda, o gli sport, arriva un momento in cui non puoi più continuare a seguire questi hobby. Invece anche quando invecchi, è bellissimo poter continuare a giocare".

Essere competitivi però diventa piuttosto complicato. Un consiglio? "Quando inizi a invecchiare, consiglierei più i single-player rispetto ai giochi multiplayer. È inevitabile, se sei sul campo di battaglia con giocatori più giovani, finisci per rallentarli. Ma credo che se il numero di giocatori anziani crescesse, ci potrebbero essere dei server dedicati, per cui la cosa non sarebbe un problema."

Che ne pensate delle parole della donna? Riuscireste a pensare di videogiocare ancora all'età di 89 anni?