Horizon Zero Dawn ha offeso le popolazioni indigene, secondo una scrittrice

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Horizon: Zero Dawn, il nuovo titolo di Guerrilla Games da poco disponibile sul mercato, è stato di recente accusato di aver offeso e umiliato le popolazioni indigene del continente americano.

L'accusatrice risponde al nome di Dia Lacina, una scrittrice che punta il dito contro Guerrilla per aver incluso all'interno dei dialoghi di gioco parole come "selvaggio" o "primitivo" rivolte agli indigeni e alle tribù di cui fanno parte. Questi termini, secondo la sua opinione, non farebbero altro che rafforzare l'idea di razzismo e sottomissione perpetrato dagli uomini bianchi durante il periodo coloniale americano.

Guerrilla Games è quindi intervenuta e, rispondendo alle parole della scrittrice, ha dichiarato che gli aspetti sociali presenti all'interno del gioco sono semplicemente il frutto di ricerche storiche, e che non vi era alcuna intenzione di offendere nessuno. "Detto questo, con il tipo di cultura presente su Internet, è impossibile predire cosa potrebbe essere ritenuto offensivo. Certamente, non abbiamo voluto essere intenzionalmente insensibili, o voluto offendere qualcuno", ha inoltre aggiunto il narrative designer John Gonzales.

Horizon: Zero Dawn è disponibile ora per PlayStation 4. Cosa ne pensate di questa vicenda?