I genitori possono essere denunciati alla polizia se permettono a minori di usare giochi per adulti

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Alcuni genitori di una cittadina inglese si sono visti recapitare una lettera scritta dagli insegnanti del Nantwich Education Partnership, la quale li avverte delle possibili implicazioni legali in cui potrebbero incorrere in caso permettano ai propri figli (minori) di giocare a titoli dedicati ad un pubblico adulto.

Secondo il messaggio, videogiochi come Call of Duty e Grand Theft Auto possono generare "precoci comportamenti sessuali" nei bambini, e "l'accesso inappropriato" a giochi per maggiorenni è considerato "negligente": "Diversi bambini affermano di aver giocato o guardato videogiochi per adulti i quali sono inappropriati per la loro età, ed hanno descritto i livelli di violenza e contenuti sessuali a cui hanno assistito. Call Of Duty, Grand Theft Auto, Dogs Of War ed altri titoli simili sono inappropriati per i bambini e questi non dovrebbero avervi accesso. Se ai vostri figli è permesso l'accesso inappropriato a qualunque gioco o prodotto associato dedicato ai maggiorenni, ci viene consigliato di contattare la polizia ed il centro di tutela dei bambini, essendo una negligenza. L'accesso a questi giochi, o ad alcuni siti social come Facebook e What's App, aumenta i comportamenti sessuali precoci (a volte dannosi) nei bambini e li rende vulnerabili a casi di sfruttamenti sessuali e violenze. Il Nantwich Education Partnership rappresenta 16 scuole, di cui 15 elementari ed una media. Nel 2012 il governo inglese ha introdotto una legge per limitare l'accesso ai minori dei titoli valutati tramite PEGI (prima solo il BBFC era giuridicamente vincolante). Il portale web dell'organo PEGI afferma che le proprie valutazioni sono realizzate per: "Fornire una guida ai consumatori (in particolare i genitori) in modo da aiutarli a decidere quale particolare prodotto acquistare (o non acquistare)".