John Riccitiello si scusa per le parole sulla monetizzazione: 'Sono stato troppo duro'

John Riccitiello si scusa per le parole sulla monetizzazione: 'Sono stato troppo duro'
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Hanno fatto fortemente discutere le parole di John Riccitiello contro chi non pianifica la monetizzazione nei propri giochi: il CEO di Unity aveva definito "idioti" gli sviluppatori che scelgono di non adottare simili modelli per le proprie produzioni, spiegando come il mercato ormai si è evoluto verso tale direzione.

Un'opinione espressa in maniera forse un po' troppo diretta, che ha finito con alzare un polverone non solo tra i giocatori, ma anche tra gli addetti ai lavori. Consapevole delle conseguenze delle sue parole, Riccitiello ha dunque fatto marcia indietro scusandosi per come ha formulato il suo pensiero, attraverso un comunicato diffuso sui propri canali social.

"Voglio iniziare chiedendo scusa: le mie parole sono state dure e mi dispiace per questo. Sto ascoltando i vostri feedback e prometto di fare meglio", esordisce il CEO di Unity, che prosegue: "Prima di tutto, ho un grande rispetto per gli sviluppatori di videogiochi: il loro lavoro è straordinario e la loro creatività può essere incredibile, che si tratti di un AAA, un indie o un gioco per mobile, progettato per essere giocato da milioni di persone o per la semplice gioia di realizzarlo".

Riccitiello si è ulteriormente soffermato sugli sviluppatori, sottolineando che tutti loro "lavorano incredibilmente duro perché vogliono che gli utenti giochino i loro prodotti e si divertano. Gli autori con i quali ho lavorato da vicino erano spesso ansiosi verso i giocatori e la possibilità che potessero amare ed apprezzare il loro lavoro e tutta la passione messa per realizzarlo". E ancora, "talvolta tutto ciò che uno sviluppatore vuole è che una manciata di amici che si godano il loro gioco, mentre altri vogliono che le persone acquistino i loro giochi ed i contenuti ad essi collegati in modo così da camparci: entrambe queste motivazioni sono nobili".

Chiarito il suo massimo rispetto nei confronti della categoria, Riccitiello è dunque tornato sulle sue controverse affermazioni: "Ciò che stavo provando a dire, chiaramente non riuscendoci, è che ci sono diversi modi migliori per per uno sviluppatore di scoprire cosa i giocatori pensano del loro gioco. Vogliono imparare dai loro feedback e, se lo desiderano, sistemano il loro gioco basandosi sui feedback. Possono solo ascoltare oppure agire, in ogni caso entrambe le opzioni sono molto valide".

Il CEO dunque conclude sottolineando che "se fossi stato più intelligente con la scelta delle mie parole avrei detto questo, che stiamo lavorando per fornire agli sviluppatori strumenti con i quali comprendere meglio cosa pensa l'utenza, e basandosi sui feedback sta poi a loro decidere se agire o meno".

Cosa ne pensate delle ultime parole di Riccitiello? Non si tratta in ogni caso dell'unica controversia recente relativa alla sua azienda: sembra infatti che Unity abbia licenziato centinaia di dipendenti, secondo un report di Kotaku.