Kojima su Death Stranding: "Desidero che le persone pensino al mondo dopo averlo giocato"

Kojima su Death Stranding: 'Desidero che le persone pensino al mondo dopo averlo giocato'
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In occasione della Gamescom 2019, il portale tedesco 4Player ha avuto modo di coinvolgere Hideo Kojima in un'interessante intervista, durante la quale sono state affrontate diverse tematiche.

La sempre attentissima community di ResetEra ha prontamente avvistato lo speciale, di cui l'utente "vestan" ha riportato una prima traduzione inglese di alcuni estratti piuttosto interessanti. In uno di questi, l'autore videoludico viene interrogato su quale messaggio desideri trasmettere con il suo Death Stranding. Kojima non fa mistero delle sue riflessioni personali, condividendole con l'intervistatore:

"[...] Ci si riferisce talvolta all'isolamento come un trend del mondo di oggi. Anche online". Queste "connessioni", sottolinea tuttavia l'autore, sfociano spesso in atteggiamenti negativi. "Quindi uno dei temi di Death Stranding è il connettersi [...] - prosegue - Desidero che le persone pensino al mondo una volta che hanno giocato al titolo, non solamente all'esperienza di gioco in sé. A ciò che significa connettere o isolare. Certamente resta solo un gioco. E voglio che vi godiate il titolo. Ma dopo il gioco, vorrei che le persone si guardassero intorno, aprissero gli occhi e dicessero 'Oh, quello potrebbe significare forse questo o quello'. Spero mostri delle conseguenze".

Insomma, Death Stranding si conferma un progetto ambizioso, sulla cui coltre di mistero sta lentamente iniziando ad alzarsi parzialmente il sipario. Alcune nuove informazioni sul progetto sono infatti giunte in occasione della Gamescom, con la pubblicazione di tre nuovi trailer ed il reveal di un quarto misterioso filmato, ancora non condiviso col grande pubblico, ma di cui il nostro Alessandro Bruni vi ha parlato nel suo speciale sul trailer intitolato Briefing.