Kojima e pandemia: il futuro è giunto troppo presto e ha cambiato il suo processo creativo

Kojima e pandemia: il futuro è giunto troppo presto e ha cambiato il suo processo creativo
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Hideo Kojima è stato tra i grandi protagonisti di Kick Off! Live, show d'apertura del Summer Game Fest, al quale ha preso parte con l'annuncio di Death Stranding: Director's Cut per PS5, un'edizione espansa e abbellita del gioco originale.

Durante una chiacchierata con il presentatore Geoff Keighley, il noto game designer ne ha anche approfittato per fare un'osservazione su ciò che sta accadendo nel mondo e su come tutto ciò ha cambiato il suo processo creativo.

"In passato, mentre creavo, pensavo sempre a cosa sarebbe potuto accadere alla società nel giro di 5, 10 o 20 anni. Era come predire il futuro e aggiungere l'essenza dell'intrattenimento. Ho sempre creato in questo modo. Questa volta, però, il futuro è arrivato troppo presto [riferendosi alla pandemia], soprattutto se penso a Death Stranding. Quindi ho cambiato il modo in cui penso e creo. Dal momento che le ere stanno avanzando così rapidamente, non è più una questione di finzione, quindi sto rielaborando al mio processo creativo. Credo che lo stanno facendo tutti i creatori, in una maniera molto simile a ciò che è successo l'11 settembre, se consideriamo la direzione che dovremmo prendere in quanto creatori dell'industria dell'intrattenimento. È una grande responsabilità per noi".

Nell'arco della sua carriera Kojima ha spesso e volentieri immaginato un futuro non troppo distante dal nostro: lo ha fatto in Metal Gear, così come in Death Stranding. Stavolta, però, molti aspetti del futuro che immaginava sono improvvisamente divenuti realtà, e questo lo ha scosso profondamente. Che impatto avrà tutto ciò sul suo prossimo gioco? Non vediamo l'ora di scoprirlo.