La “Storia del videogame” su Discovery Channel

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La "Storia del videogame" è su Discovery Channel:
a partire da domenica 18 marzo alle ore 22.00 inizierà su Discovery Channel l'originale serie "Storia del videogame" .
Questo programma si prefigge di esaminare il passato, presente e futuro dei videogiochi e dei suoi giocatori. Dal rudimentale Pong ai giochi virtuali elaborati al computer, le persone, le idee e la tecnologia dietro i videogiochi si sono evoluti a tal punto da trasformare quello che una volta era una semplice distrazione dal mondo reale, ad un vero e proprio mondo a parte. I pionieri visionari del regno elettronico hanno dato vita ad una cultura e ad una infrastruttura che si appresta a diventare sempre di più una parte integrante della nostra vita quotidiana. Sin dall'inizio, i videogiochi hanno rappresentato una forma di intrattenimento e un corollario della nostra società che riflette i valori sociali e il clima culturale del momento. Oggi, nel mondo dei giochi, gli unici limiti sono l'immaginazione del giocatore e l'ingegnosità del programmatore. Infatti, in tutti questi anni, solo una cosa non è cambiata ... i videogiochi sono estremamente divertenti e coinvolgenti!



STORIA DEI VIDEOGAME - DESCRIZIONE DEGLI EPISODI


1. Domenica 18 marzo ore 22.00 The Thumb - It Started with a Twitch

I videogiochi non sono nati con un "big bang", bensì con un "piccolo ping". Al contrario di altre forme di intrattenimento, i videogiochi hanno trasformato lo spettatore passivo in un giocatore attivo in grado di cambiare la propria vita all'interno del gioco. All'inizio, l'interfaccia tra il giocatore e il gioco era molto semplice e consisteva in genere di un joystick, ma questo non impedì a Pong, Pac Man e Space Invaders di diventare dei successi planetari. Ma perchè il fenomeno dei videogiochi è esploso nella cultura degli anni 70? In un primo momento, i videogiochi - e i loro creatori - furono sottovalutati, proprio come il Rock & Roll. Ma quelli che lavoravano nel settore capirono subito che i videogiochi avrebbero presto conquistato tutto il mondo dell'intrattenimento.


2. Domenica 25 marzo ore 22.00 The Face - The Rise of Mario

Alla fine degli anni ‘70 e inizio anni ‘80, invece di controllare "oggetti" come le navicelle spaziali e le racchette da tennis, la tecnologia dei videogiochi consentì ai giocatori di comandare personaggi riconoscibili con volti e storie verosimili. Questi effetti erano associati al percorso degli eroi (Rocky, Guerre Stellari) della cultura popolare di quel tempo e rifletteva l'ascesa dell'individualismo e di una meritocrazia conservativa, in cui il singolo poteva fare la differenza. Gli autori dei giochi incominciarono a creare videogame sempre più complessi con viaggi eroici e i creatori giapponesi come Shigeru Miyamoto salirono alla ribalta con i personaggi che sono diventati delle vere e proprie star come Super Mario, Luigi e Zelda. Man mano che i giocatori si affezionavano a questi "eroi" da videogiochi, la Nintendo incominciava a perdere terreno. Con il  Sega Genesis (o Sega Mega Drive) e la PlayStation della Sony, i giocatori abbandonarono le semplici animazioni da cartone animato che popolavano un mondo dorato per eroi ben più duri e violenti.


3.Domenica 1 aprile ore 22.00 The Legs - The World is Yours (Episodio 3)

La terza dimensione era un concetto sconosciuto ai primi creatori di videogiochi, ma con i giochi come Return to Castle Wolfenstein e DOOM, i videogiochi si evolvettero abbandonando il mondo primitivo in 2D per trasferirsi negli universi dettagliati in 3D. Gli effetti visivi di questa nuova generazione di giochi erano stupefacenti, ma cosa più importante, l'innovazione del 3D portò l'industria verso nuove frontiere più eccitanti e allo stesso tempo più inquietanti. Adesso i progettisti avevano la tecnologia per creare giochi che potevano simulare in modo preciso il mondo reale, fino a rappresentare eventi scioccanti come l'assassinio di John F. Kennedy. I critici si chiesero se questi giochi stessero diventando troppo reali, troppo violenti e se stessero creando una specie di assuefazione nei giocatori. Per la prima volta, i creatori di giochi si trovarono alle prese con domande di difficile risposta: quanto tempo sarebbe trascorso prima che il gioco diventasse realtà? E quando ciò sarebbe successo, quali obblighi ha il creatore del gioco per assicurare che il suo mondo "virtuale" rifletta le norme e le regole sociali del mondo in cui viviamo?

4. Domenica 8 aprile ore 22.00 The Mind - Power to the Players

Sin dall'invenzione dei computer, l'uomo ha sempre temuto la "macchina" e la sua abilità di pensare. Ma l'unico potere computazionale di un computer ha anche portato allo sviluppo di giochi  imprevedibili, intelligenti e malleabili. I cosiddetti "god games" come SimCity e Civilization simulano interi mondi e consentono al giocatore di sperimentare causa e effetto. Altri sviluppatori hanno usato l'intelligenza artificiale per creare personaggi e mondi verosimili che si adattano a ciascun giocatore.  E alcuni giochi sono così tecnologicamente avanzati da diventare veri strumenti di apprendimento, o meglio ancora, di espressione creativa. La linea che separa il produttore e il consumatore si è sempre più assottigliata, dimostrando ancora una volta perché i giochi sono destinati a diventare la forma di intrattenimento dominante.


5.Domenica 15 aprile ore 22.00 The Heart - Can a Game Make You Cry?

Può un computer farvi piangere?  È solo con l'introduzione del processore "Emotion Engine" (letteralmente "motore dei sentimenti") della PlayStation 2 nel 1999 che gli autori dei giochi hanno acquisito la tecnologia per sviluppare storie complesse e toccanti, in grado di colpire dritti al cuore. Con l'avvento dei giochi virtuali online si è aggiunto al gioco una nuova dimensione emotiva, consentendo ai giocatori di creare dei legami reali (compreso il matrimonio) attraverso un gioco virtuale che li aiuta a fuggire da un mondo dominato da violenza e terrore. Cosa possono dirci questi giochi di mondi virtuali sulla nostra vita nel XXI secolo? Inoltre, la possibilità di creare storie complesse ha consentito a registi famosi come Steven Spielberg e Peter Jackson di cimentarsi nel mondo dei videogiochi. Era scritto da tempo: i videogiochi erano sul punto di diventare la forma di intrattenimento dominante