Le vendite non entusiasmanti di PS4 in Giappone spingono gli sviluppatori a esportare i titoli

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Nel corso dell'ultimo anno diversi sviluppatori nipponici hanno iniziato a localizzare i propri titoli per i paesi occidentali. Alla GamesCom di Colonia il produttore di Koei Tecmo prova ad analizzare la nuova situazione in cui volge il mercato videoludico.

Ai microfoni di DualShockers Kenichi Ogasawara ha spiegato che localizzare un gioco per altri territori non è una mera questione di traduzione; bisogna infatti spendere molto tempo per prendere accordi che riguardano la pianificazione, la distribuzione ed il marketing. Sempre più software house giapponesi hanno iniziato ad esportare i propri prodotti per diversi motivi:

  • I titoli nipponici sono ormai i benvenuti anche in nazioni con culture diametralmente opposte. 
  • In Giappone PS4 non decolla e molti utenti rimangono legati alla vecchia PS3 (che vede ancora l'uscita di diversi titoli cross-gen) mentre in occidente i videogiocatori hanno già compiuto il salto generazionale.

Mentre il mercato videoludico dell'est del mondo naviga in acque non troppo rosee, la controparte occidentale sta acquisendo sempre più importanza permettendo agli sviluppatori dagli occhi a mandorla di muoversi in altre direzioni.