League of Legends, LEC nella bufera: storia di una partnership fulminea e controversa

League of Legends, LEC nella bufera: storia di una partnership fulminea e controversa
di

Riot Games, travolta dalle polemiche, ha dato ascolto alle proteste sollevate da community e addetti ai lavori e ha risolto a distanza di poche ore dall'annuncio, un accordo relativo alla partnership tra LEC e NEOM, a detta di tutti, sconsiderata. Per quale motivo?

Anzitutto, cos'è NEOM? Si tratta di un visionario progetto promosso dal principe ereditario dell'Arabia Sudita, Mohammed Bin Salman, e fa parte del piano di crescita decennale che il potente stato mediorientale ha intenzione di portare avanti per far crescere e diversificare l'economia, portando il paese a giocare un ruolo sempre più di primo piano nello sviluppo globale.

NEOM, dunque, rappresenta attualmente un'utopia: si prevede un'iniziale fondazione di una città futuristica nel nord-ovest dell'Arabia Saudita che confinerà con Egitto, Israele e Giordania, per espandersi successivamente e creare una sorta di nuova realtà socio-economica innovativa e dal respiro internazionale.

Il problema è che si sta pur sempre parlando di un paese che condanna e discrimina gli omosessuali, non riconosce il matrimonio tra due persone appartenenti allo stesso sesso, le unioni di fatto e le unioni civili. Per non parlare della parità di genere e così via.

Tanto è bastato per suscitare le ire della community, visto che la partnership pare essere un pericoloso controsenso, dato il supporto della LEC al movimento LGBTQ. Controsenso alimentato dal fatto che proprio l'immagine del profilo Twitter della LEC porta con fierezza il logo con i colori della bandiera arcobaleno.

I commenti sui social sono tutti, unanimemente, di condanna; alla protesta si sono aggiunti talent e caster della lega, i quali si sono dichiarati delusi e amareggiati per un accordo del genere.

Alberto Guerrero, direttore eSport EMEA, ha dichiarato che "come azienda e come lega, sappiamo che è importante riconoscere i nostri errori e lavoriamo rapidamente per correggerli". "Dopo ulteriori riflessioni, mentre rimaniamo fermamente impegnati con tutti i nostri giocatori e fan in tutto il mondo, compresi quelli che vivono in Arabia Saudita e in Medio Oriente, la LEC ha concluso la sua collaborazione con NEOM, con effetto immediato".

Come al solito le ragioni squisitamente economiche hanno oscurato tutto il resto, portando Riot a non considerare la possibilità di un cortocircuito di tale portata.

Riot, comunque, non è l'unica ad aver concluso accordi con NEOM. L'ha fatto anche BLAST Premier, tournament organizer molto conosciuto. Vedremo come risponderanno i vertici di BLAST.