League of Legends sarà presente come sport dimostrativo agli Asian Games 2018

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L'ufficialità arriva direttamente da Riot Games: League of Legends sarà ai Giochi asiatici del 2018 come sport dimostrativo. Dopo PES, anche il MOBA targato Riot sarà presente alla manifestazione sportiva più importante del continente.

La presenza dell'esport ai Giochi Asiatici è stata originariamente annunciata nell'aprile dello scorso anno, grazie al patrocinio del colosso cinese dell'ecommerce Alibaba. I Giochi sono una manifestazione riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale come il secondo più grande evento al mondo dopo le stesse Olimpiadi.

Riot collaborerà con il Comitato Olimpico dell'Asia e le nazioni partecipanti per organizzare un torneo e un format per la selezione delle squadre che avranno l'onore di rappresentare la propria nazione. Per i fan, questa sarà semplicemente un'altra opportunità per vedere le loro squadre e i loro giocatori preferiti in un grande evento sportivo, mentre il pubblico “generalista” potrà avere un assaggio diretto di cos'è l'esport.

"Siamo onorati che League of Legends sia stata selezionata per i Giochi Asiatici", ha dichiarato il co-responsabile di Riot Games per l'Esport Jarred Kennedy. "Rappresentare il proprio paese alle Olimpiadi è un sogno per gli atleti di tutto il mondo... Ammiriamo e rispettiamo i valori del movimento olimpico e non vediamo l'ora di sostenere il Consiglio Olimpico dell'Asia per far sì che questa questa competizione sia un successo".

I Giochi asiatici di quest'anno si svolgeranno dal 18 agosto al 2 settembre a Jakarta-Palembang, in Indonesia. Le finali del torneo dimostrativo di League of Legends dovrebbero essere a fine agosto ma la data esatta non è stata ancora confermata.

Sembra che saranno un totale di 45 nazioni a cercare la gloria nelle qualificazioni regionali che si disputeranno a giugno. La fase di qualificazione ridurrà i partecipanti a otto squadre che potranno poi accedere all'evento principale e alla fase finale.

Il formato, basato ovviamente sulla nazionalità, rende improbabile la partecipazione di organizzazioni professionistiche già esistenti.