LoL: Echo Fox affaire, ultimatum del commissario LCS: "Via chi ha usato epiteti razzisti"

LoL: Echo Fox affaire, ultimatum del commissario LCS: 'Via chi ha usato epiteti razzisti'
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La querelle che riguarda gli Echo Fox aggiunge un altro tassello. Dopo lo sfogo del loro fondatore Rick Fox e il je m’accuse di Amit Raizada, investor esterno, che ha confermato di aver pronunciato gli epiteti razzisti contro Jace Hall, CEO dell’organizzazione ma non contro Rick Fox, arrivano le dure parole del commissario dell’LCS su Twitter.

Quest'ultimo ha intimato agli Echo Fox di allontanare dalla propria organizzazione entro 60 giorni l’autore delle frasi razziste. Secondo quanto anticipato una settimana fa, il commissario del campionato nordamericano Chris Greeley ha concluso le indagini preliminari sulla questione, rintracciando il colpevole tra uno dei proprietari dell’organizzazione che milita nell’LCS e in cui detiene una franchigia.

Parole d’odio, minacce e bigottismo non possono trovare posto nell’LCS. Abbiamo indirizzato gli Echo Fox nel prendere la decisione più appropriata entro un arco di tempo di 60 giorni. Qualora l’organizzazione non dovesse prendere provvedimenti verso i colpevoli individuati, gli Echo Fox saranno ritenuti responsabili di aver violato le regole della lega e il contratto di partecipazione all’LCS. In tal caso la lega si riserva di intraprendere azioni formali che potrebbero pregiudicare il futuro dell’organizzazione nell’LCS.” Questo quanto espresso da Chris Greeley, Commissario LCS, Dichiarazione ufficiale su Twitter.

Il commissario non punirebbe quindi la squadra per l’episodio in quanto tale ma per l’eventuale immobilismo dimostrato nel non prendere provvedimenti. La stessa linea d’azione di Rick Fox, arrivato a minacciare di lasciare l’organizzazione che porta il suo stesso nome proprio perché deluso dal consiglio d’amministrazione che aveva deciso di ignorare l’accaduto sperando si esaurisse in un nulla di fatto.

Ho con me partner, investitori e sponsor fanstastici ma non posso sopportare questo tipo di comportamento. Lo sport è stato la mia vita, la mia passione: non ho intenzione di andare altrove ma non posso restare in affari con un razzista. Semplicemente non voglio.

Secondo fonti vicine agli Echo Fox e a Riot Games, riportate da ESPN, il colpevole sarebbe proprio Amit Raizada, nonostante lui neghi in ogni modo tramite i suoi avvocati alcuna offesa razzista contro Rick Fox o minacce alla sua famiglia, confermando invece l’epiteto, da lui stesso ritenuto ingiustificabile, verso Jace Hall.

Palla agli Echo Fox: la prossima mossa è la loro.