Lyse lancia il progetto Nazionale Esport Disabili, per abbattere tutte le diversità
Antonio Izzo
I giochi elettronici rappresentano sempre più una nuova frontiera di socializzazione, le nuove generazioni utilizzano queste circostanze per costruire anche rapporti sociali che vanno oltre le competizioni agonistiche a distanza.
Nascono così aggregazioni di giocatori e appassionati che dietro a giochi esportivi, che emulano le discipline canoniche, quali calcio, basket, racing, combat ed altro, si confrontano e socializzano costantemente in singole competizioni o tornei organizzati.
Ormai sono migliaia i player affetti da diversità neuromuscolari o di altra natura che vista la loro limitazione fisica non possono esercitare in pratica gli sport tradizionali ed ecco allora che alcuni di loro si affermano con significativi risultati nelle discipline elettroniche competendo alla pari con i normodotati. Una dimostrazione pratica dove la reale diversità viene completamente abbattuta e il disabile si trova allo stesso livello di confronto con il soggetto normale.
Sulla base di questo concetto, la Lyse Foundation, organizzazione dedita alla promozione e all'azione nel mondo Esport, grazie alla collaborazione dell’associazione “Famiglie SMA” dedicata alla lotta contro l'Atrofia Muscolare Spinale (SMA), presenterà il progetto di nascita della prima “Nazionale Esport Disabili”.
Tutto questo in occasione di un evento di raccolta fondi, che contempla la conferenza ed un torneo esport internazionale, in programma sabato 19 settembre 2020 visibile sui canali Twitch della Lyse Foundation e sui diversi social riconducibili ai partecipanti della competizione che smuovono oltre un milione di follower.
Nell'occasione è previsto l’intervento del presidente Alessio Berni, fondatore delle Lyse Foundation, e del team Manager Bernardo Berni, che presenterà la dinamica del progetto “NED” (Nazionale Esport Disabili) nonché del prof. Casiraghi, competente in materia medica-psicologica, che illustrerà l’idea di Esport come abbattimento delle barriere. All'unisono dichiarano: "Gli Esport permettono un superamento non solo delle barriere architettoniche ma anche di quelle culturali, economiche e sociali. Possono favorire un sano ambiente di competizione e amicizia. A livello nazionale ci sono tanti appassionati che già dimostrano concretamente questo abbattimento delle diversità, ecco perche vogliamo costituire questa rappresentanza nazionale che veicoli questo messaggio positivo e costruttivo".
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