Mass Effect Andromeda: Ex BioWare descrive lo sviluppo come un vero inferno

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Lo sviluppo di Mass Effect Andromeda sembra essere stato particolarmente problematico, secondo quanto riferito da un ex dipendente BioWare che ha lavorato per cinque anni al progetto come VFX Artist.

L'uomo si è sfogato su Glassdoor, sito che raccoglie commenti sulle aziende e sui luoghi di lavoro, descrivendo lo sviluppo di Andromeda come un vero inferno. Secondo quanto riportato, lo sviluppo sarebbe avvenuto in condizioni disastrose a causa del pessimo rapporto che intercorre tra i dirigenti di BioWare Edmonton e BioWare Montreal. I due studi si sono fatti la guerra per anni portando avanti conflitti e discussioni, senza mai collaborare realmente.

Nel corso degli anni, BioWare Montreal avrebbe cambiato ben tredici responsabili mentre la sede di Edmonton tre, proprio a causa della situazione insostenibile. La società ha predisposto un programma (denominato PIP - Performance Improvement Program) per valutare il contributo dei dipendenti, gli sviluppatori meno produttivi sarebbero stati messi alla gogna e a farne le spese sono stati ignari dipendenti, messi in mezzo solamente per nascondere il pessimo operato della dirigenza.

Sempre secondo la testimonianza del VFX Artist, in particolare gli ultimi due mesi di sviluppo sarebbero stati davvero duri, con dipendenti al lavoro per 16/18 ore al giorno, con solo una pausa di 30 minuti per il pranzo. Molti dipendenti sarebebro inoltre stati maltrattati e si parla anche di ritorsioni per quelle persone che ponevano domande non gradite ai dirigenti dello studio. Moltissimi artisti, grafici e sviluppatori avrebbero perso i propri benefit a causa del ritardo nell'uscita del gioco, la chiusura del progetto era inizialmente prevista per la fine del 2015. Da notare come in nessun caso l'ex dipendente citi Electronic Arts, accollando l'intera responsabilità di questo presunto fallimento organizzativo ai dirigenti di BioWare Edmonton e BioWare Montreal.

Al momento, Electronic Arts e BioWare non si sono pronunciate su quanto riportato, vi invitiamo quindi a prendere queste dichiarazioni con le dovute precauzioni in attesa di eventuali dichiarazioni da parte del publisher e del team di sviluppo.