Metal Gear Solid 2 doveva avere Hans Zimmer alla soundtrack, ma era troppo costoso

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L'indimenticabile colonna sonora di Harry Gregson-Wiliams ancora riecheggia nei ricordi dei giocatori che hanno avuto la fortuna di giocare a Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, eppure la storia sarebbe potuta andare molto diversamente: all'inizio, Hideo Kojima intendeva assoldare Hans Zimmer, ma alla fine dovette "accontentarsi" di Williams.

Dopo il successo commerciale di Metal Gear Solid, che fruttò un bel po' di quattrini a Konami, Hideo Kojima pensò di assoldare un grande nome per la colonna sonora del seguito. Il designer e il suo team approcciarono Hans Zimmer, il quale tuttavia non si fece convincere a causa di un'offerta monetaria giudicata insufficiente.

A rivelarlo è stata la produttrice Rika Muranaka in un'intervista concessa a GameDeveloper.com. La Muranaka contribuì allo score del primo capitolo (in particolare alla canzone The Best is Yet to Come) assieme ad un sound team che comprendeva anche Takanari Ishiyama, Gigi Meroni, Kazuki Muraoka, Lee Jeon Myung e Hiroyuki Togo. "Dopo il successo di Metal Gear Solid, Hideo disse: 'Ok, abbiamo un budget, magari possiamo assumere un compositore di Hollywood'. Andammo da Media Venture (ora conosciuto come Remote Control Productions), lo studio di Hans Zimmer. Volevamo lui inizialmente, ma ci disse: 'No, non posso farlo per quei soldi". Era troppo caro. Quindi Hideo mi chiese di approcciare Harry Gregson-Williams, poiché lavorava nello studio di Hans Zimmer. All'epoca era ancora agli inizi, ma aveva fatto Enemy of the State, pertanto molte persone lo avevano già notato".

Gregson-Williams, dal canto suo, ha raccontato: "Non avevo mai considerato di fare un videogioco. Credo che all'epoca nessun filmmaker lo aveva mai fatto, quindi non c'erano precedenti. Non avrei mai desiderato di farlo, se Hideo non fosse venuto da me. Avevo sentito parlare di lui, sapevo cosa stava facendo e mi scrisse una email, credo. Disse che gli piacevano le mie colonne sonore e voleva che il suo gioco 'suonasse' in quel modo. All'epoca ero sotto le responsabilità di Zimmer. Non si oppose, ma disse: 'Presta attenzione, stai cercando di costruirti una carriera come compositore cinematografico". Il resto, è storia. Non ci è andata per nulla male, vero?