Metroid Dread, ex dipendenti contro MercurySteam: accuse di clima tossico e atti punitivi

Metroid Dread, ex dipendenti contro MercurySteam: accuse di clima tossico e atti punitivi
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Nuovo polverone in ambito videoludico: dopo che MercurySteam non ha inserito tutto lo staff nei credits di Metroid Dread, adesso alcuni ex dipendenti della compagnia spagnola si scagliano contro la dirigenza, accusandola non sono di favoritismi, ma anche di atteggiamenti vendicativi verso chi non viene ritenuto all'altezza del proprio compito.

A far emergere la delicata situazione è un report del portale Anait, che dà voce agli ex membri dello studio evidenziando come MercurySteam sostenga e promuova atti punitivi verso alcuni lavoratori, licenziandoli, degradandoli oppure riassegnandoli a un altro ruolo. Viceversa, i dipendenti preferiti dai dirigenti ricevono bonus corposi e le posizioni migliori. Scendendo ancor di più nei particolari su come l'azienda gestisce il personale, sembra che i dipendenti dalle prestazioni considerate insufficienti dai capi vengano isolati dal resto dei colleghi oppure spostati su altri progetti non annunciati con una riduzione della paga.

Inoltre, mentre nelle prime fasi della pandemia di Covid-19 i membri del team sono stati costretti a lavorare da remoto, nel momento in cui le condizioni sanitarie hanno permesso il rientro in ufficio, la totale mancanza di distanze e l'assenza di vetri protettivi ha messo a rischio la salute di numerose persone costrette a lavorare a stretto contatto. "Non si fidano dei lavoratori e si vede", commenta un ex sviluppatore di MercurySteam aggiungendo che all'interno dello studio "non ti senti valorizzato, e in generale l'atmosfera è pesante e molto tesa".

Sebbene il report non faccia alcuna menzione sul fenomeno del crunch, ci sarebbe comunque stata disorganizzazione nello sviluppo di Metroid Dread (a tal proposito, la nostra recensione di Metroid Dread vi fornirà tutti i dettagli sul gioco). Sembra che alcune parti del nuovo titolo Nintendo siano stati tagliati in fase di produzione per sovrabbondanza di contenuti, causando la rimozione di cutscenes ed alcuni boss. Ciò avrebbe quindi portato al licenziamento di vari animatori e di membri del controllo qualità, nonostante uno dei co-fondatori di MercurySteam, Eric Alvarez, avesse assicurato loro che non avevano nulla da temere.

La software house spagnola non ha al momento replicato a quanto affermato nel report di Anait.