Metroid Prime, aspettando il 4: perché Retro Studios scelse la visuale in prima persona?

Metroid Prime, aspettando il 4: perché Retro Studios scelse la visuale in prima persona?
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Non si arrestano le indiscrezioni legate ad una possibile Metroid Prime Remastered in arrivo su Nintendo Switch, con rumor che ancora poche settimane fa ne parlavano addirittura come di un progetto già ultimato.

In attesa di scoprire se tali voci abbiano un fondo di verità, Jack Mathews, ex sviluppatore di Retro Studios, ha raccontato alcuni interessanti retroscena relativi al processo di creazione del primo Metroid Prime. Nel corso di una recente intervista, il professionista videoludico ha infatti riferito di come, ai tempi, Nintendo considerasse Metroid come una IP particolarmente cara al pubblico occidentale, con la popolarità di Samus Aran che raggiungeva la sua vetta in Europa e Nord America.

Con questa convinzione, prosegue Jack Mathews, la dirigenza di Nintendo decise di affidare Metroid Prime ad una software house occidentale. Retro Studios si ritrovò così ad incrociare il cammino della cacciatrice di taglie spaziale, con il mandato preciso di dar vita ad un'esperienza shooter con visuale in prima persona. Questo specifico dettaglio si rivelò completamente non contrattabile, poiché il colosso di Kyoto lo identificava come un elemento particolarmente apprezzato dai videogiocatori occidentali.

Un'intransigenza che, conclude l'ex Retro Studios, si manifestò con forza nelle fasi iniziali dello sviluppo di Metroid Prime. Nel primissimo momento, infatti, il team ebbe la necessità di ideare un piccolo prototipo in terza persona. Il dettaglio tuttavia non sfuggì a Nintendo, che richiamò immediatamente la software house all'ordine, ribadendo la ferrea determinazione a dar vita ad un gioco in prima persona!

Cosa ne pensate, avreste preferito una visuale di tipo differente per la prima avventura 3D di Samus Aran?