Microsoft-Activision: il matrimonio potrebbe saltare 'per colpa' di Starfield e TES 6?

Microsoft-Activision: il matrimonio potrebbe saltare 'per colpa' di Starfield e TES 6?
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Sullo sfondo del possibile slittamento al 2023 del matrimonio tra Activision e Blizzard, in rete rimbalza la documentazione prodotta dall'antitrust inglese con le valutazioni sui possibili pericoli di monopolio rappresentati, appunto, dall'ingresso di Activision Blizzard nella famiglia Xbox.

In un particolare passaggio delle dichiarazioni rilasciate dalla Competition and Market Authority (CMA) britannica, un funzionario dell'ente antitrust ha citato le preoccupazioni sollevate da chi, giustamente o meno, teme che in futuro Microsoft possa trasformare in esclusive le IP Activision, similarmente a quanto farà con le IP Bethesda di Starfield e The Elder Scrolls 6.

Il documento della CMA sottolinea infatti che "abbiamo preso in considerazione le strategie più ampie di Microsoft, come dimostrano i suoi documenti interni e il corso storico delle negoziazioni a seguito di transazioni e acquisizioni simili avenute in passato. La CMA valuta se i potenziali vantaggi strategici di Microsoft nell'utilizzo esclusivo di contenuti Activision-Blizzard-King possano compensare le potenziali mancate entrate derivanti dalla concessione delle licenze in multipiattaforma, ad esempio col rafforzamento del proprio ecosistema di rete e l'aumento della base di abbonati al Game Pass".

Il funzionario dell'ente antitrust britannica spiega inoltre come "la CMA rileva che Microsoft ha seguito questo approccio in diverse acquisizioni passate, e farà lo stesso in futuro con esclusive console Xbox come Starfield e, sulla base delle dichiarazioni pubbliche dei loro dirigenti, The Elder Scrolls 6. Ci riferiamo all'acquisizione da 7,5 miliardi di dollari che ha portato all'ingresso di Bethesda nella divisione Xbox nel 2021".

La decisione di proporre Starfield e The Elder Scrolls 6 in esclusiva Xbox, come confermato nei mesi scorsi dallo stesso Phil Spencer, viene perciò citata dal funzionario dell'autorità antitrust inglese come "campanello d'allarme" per le future strategie di Microsoft e, quindi, come possibile rischio di monopolio che potrebbe far saltare l'affare multimilionario per l'acquisizione di Activision, Blizzard e King.