Microsoft: non tutti i giochi Xbox dovranno essere live service come Halo e Sea of Thieves

Microsoft: non tutti i giochi Xbox dovranno essere live service come Halo e Sea of Thieves
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Negli ultimi anni si tende sempre più a rendere i giochi dei prodotti live service, che siano quindi in grado di generare profitti sul lungo periodo per le aziende mantenendo costante il coinvolgimento della community tramite la pubblicazione di aggiornamenti, espansioni, e aòtro contenuti addizionali di varia natura.

La tendenza ha innanzitutto riguardato i titoli con un forte comparto multiplayer, ma ha poi visto protagonisti anche i giochi single player (vedasi ad esempio il caso degli ultimi capitoli di Assassin's Creed). Max Booty ha recentemente spiegato che, sebbene Microsoft abbia intrapreso la stessa strada con Sea of Thieves e Halo Infinite, non è intenzione dell'azienda quello di rendere ogni sua proposta un live service in continua evoluzione, né tantomeno costringerà i suoi team a realizzare dei sequel ad oltranza.

"Non abbiamo alcuna direzione od obbligo che dica che ogni gioco deve essere supportato in modo continuo", ha spiegato Booty. “Prendete per esempio Psychonauts. Potrebbe esserci uno Psychonauts 3, ma non dirò a Tim Schafer di realizzarlo. Conoscendo la storia dei giochi che fa, non credo che realizzerà un gioco che ha stagioni e va avanti per cinque anni.

Sea of Thieves ha una lunga durata e il multiplayer di Halo inizierà a basarsi sulle stagioni, ma a Compulsion Games, il nostro studio a Montreal, non è stato detto di andare a costruire qualcosa che avrà stagioni o sei pezzi di DLC o qualcosa del genere".

Booty ha poi confermato che il portfolio videoludico di Microsoft continuerà a crescere in modo esponenziale nei prossimi mesi ed anni. In tal senso, Phil Spencer ha assicurato che sono in arrivo su Xbox un numero di titoli narrativi senza precedenti per la storia del marchio.