NBA 2K e Take Two sotto accusa: alcuni giocatori cercano la class action

NBA 2K e Take Two sotto accusa: alcuni giocatori cercano la class action
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Ancora problemi sul fronte delle microtransazioni e dell'utilizzo di Loot Box all'interno di videogiochi. Ad essere coinvolta è questa volta Take Two, con deve fronteggiare un'iniziativa volta a dar vita ad una class-action.

Il tutto nasce sulle pagine virtuali di classaction.org, dove i promotori della causa stanno cercando di raccogliere adesioni da parte della community videoludica internazionale. All'interno del documento pubblicato sul potale, il grande protagonista è la serie di NBA 2K e la relativa economia in-game presente negli ultimi capitoli della saga sportiva.

Secondo quanto riportato nel testo della proposta, pur venduti a prezzo pieno, i giochi dedicati all'NBA sarebbero colmi di mictrotransazioni e sistemi di pagamento volti a far leva sulla mente degli appassionati. Tra le accuse rivolte al sistema, spicca ad esempio la dissociazione tra beni acquistati e denaro reale, con la valuta in-game a fare da intermediario nel processo. Tale sistema, si afferma, ridurrebbe la percezione della spesa che il giocatore sta effettuando. Come facilmente prevedibile, anche le Loot Box sono al centro della polemica, a causa della randomicità che ne guida il contenuto.

Complessivamente, l'iniziativa chiede che in giudizio sia stabilità l'entità di un eventuale risarcimento, quantificato dai promotori in ben 5 milioni di dollari. Per il momento, ad ogni modo, si tratta appunto di una semplice iniziativa, non ancora tradottasi in vera class action.