Nintendo dà un ultimatum a Valve per bloccare l'emulatore di Wii e GameCube su Steam

Nintendo dà un ultimatum a Valve per bloccare l'emulatore di Wii e GameCube su Steam
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Nintendo ha trascorso due mesi a rimuginare sull'approdo di Dolphin, l'emulatore di Wii e GameCube, su Steam, che avrebbe dovuto concretizzarsi entro giugno 2023, e alla fine è giunta alla conclusione che probabilmente tutti ci aspettavamo: l'ha bloccato.

Era il 28 marzo 2023 quando gli sviluppatori di Dolphin Team hanno annunciato l'arrivo dell'emulatore open source su Steam, con l'obiettivo dichiarato di metterlo anche nelle mani degli utilizzatori di Steam Deck. Nintendo, in ogni caso, non ha gradito le loro intenzioni, dunque si è appellata al DMCA per imporre a Valve la rimozione di Dolphin da Steam.

"Dal momento che l'emulatore Dolphin viola i diritti delle proprietà intellettuali di Nintendo, inclusi, ma non solo, i diritti protetti dal Digital Millennium Copyright Act (DMCA), notifichiamo a voi l'obbligo di rimuovere l'emulatore Dolphin dal negozio di Steam", si legge nel documento datato 26 maggio 2023, recuperato da PC Gamer. Valve si è vista costretta, almeno per il momento, a rimuovere la pagina di Dolphin Emulator su Steam, ma tutto quello che succederà da questo momento in avanti è ancora tutto da scoprire.

Se ritiene che l'emulatore non viola il DMCA, il team di Dolphin ha la possibilità di ribattere inviando una contro-notifica a Nintendo. Se le cose dovessero andare in questo modo, la casa di Kyoto avrebbe poi due settimane di tempo per intentare una causa. Un'eventuale azione legale potrebbe avere delle serie ripercussioni su tutto il mondo dell'emulazione instaurando un importante precedente. In caso di vittoria di Nintendo, la maggior parte dei software di emulazione rischierebbero di essere messi al bando; al contrario, se la sentenza andasse a favore di Dolphin, la scena avrebbe invece l'opportunità di rivendicare la sua piena legittimità.

L'ultima compagnia ad aver intentato delle cause del genere è stata Sony, che in passato ha cercato di bloccare software come Bleem! e Connectix. In entrambi i casi la sentenza è andata a favore degli emulatori, i quali, secondo i giudici, non violavano alcun copyright con l'utilizzo del BIOS e del firmware di PlayStation. Le due cause sono state a lungo impiegate come dei precedenti per sostenere la legalità dell'emulazione negli Stati Uniti, ma l'eventuale azione di Nintendo potrebbe rimescolare le carte in tavola.