Nuovo PlayStation Plus è il 'giusto approccio agli abbonamenti', per il boss di Take-Two

Nuovo PlayStation Plus è il 'giusto approccio agli abbonamenti', per il boss di Take-Two
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Nel corso di un'intervista concessa da Strauss Zelnick ai giornalisti di GamesIndustry.biz, il massimo esponente di Take-Two ha affrontato nuovamente un argomento a lui caro, ovvero quello della sostenibilità a medio-lungo termine dei servizi in abbonamento videoludici come PlayStation Plus e Xbox Game Pass.

Riallacciandosi alle sue precedenti perplessità per i giochi al day one su PS Plus o Game Pass, il boss di Take-Two ha tratto spunto dal lancio del Nuovo PlayStation Plus per spiegare come "non possiamo permetterci di piegare la nostra attività a logiche che non hanno alcun senso dal punto di vista economico. Il lancio dei giochi al day one nei servizi in abbonamento, per noi, non ha alcun senso perché deve esserci sempre un punto d'incontro tra ciò che desidera il consumatore e ciò che un publisher o uno sviluppatore è in grado di fare. Per ciò che riguarda noi di Take-Two, le nostre proprietà intellettuali non si sposano con questo approccio e penso che Sony la pensi come noi su questo punto".

A tal proposito, Zelnick ritiene che l'approccio adottato da Sony nel non inserire al day one le esclusive nel Nuovo PS Plus sia una scelta più sostenibile e saggia perché "questo genere di abbonamenti possono avere un senso dal punto di vista economico. Potrebbero essere un ottimo modo per aumentare la visibilità delle proprie IP, ad esempio inserendo le esclusive nel catalogo del proprio servizio in abbonamento a diversi mesi di distanza dal lancio di questi giochi e quando il loro prezzo viene ridotto".

Al netto di queste riflessioni, Zelnick ritiene però che i servizi in abbonamento non siano destinati a soppiantare il modello economico basato sull'acquisto dei singoli videogiochi, almeno non nel breve o medio periodo: "Le famiglie consumano in media 150 ore di contenuti multimediali al mese tra film e serie TV. Ma nell'intrattenimento videoludico la questione è molto diversa, il tempo medio di fruizione di videogiochi si attesta sulle 45 ore mensili, con un massimo di due-quattro giochi fruiti al mese. Quindi non è chiaro come possa sostenersi nel lungo periodo un mercato che propone abbonamenti con centinaia di giochi in catalogo. È possibile che una piccola fetta di pubblico desideri esattamente questo e si accontenti dei titoli che trova nel catalogo del proprio abbonamento, ma la maggior parte delle persone tende consumare prodotti di intrattenimento in modi diversi".