Recensione The Sims Medieval: Nobili e Pirati

Si torna nel medioevo, a giocare coi nostri Sim

Recensione The Sims Medieval: Nobili e Pirati
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  • A pochi mesi dalla disorientante esperienza con the sims: medieval, il colosso Electronic Arts rilascia il primo (e si spera ultimo) expansion pack della serie, nobili e pirati; nel capitolo fantasy della serie avevamo visto il sim-mondo sostanzialmente rivoluzionato, soprattutto in termini di meccaniche di gioco, ma stavolta non c’è da aspettarsi grossi cambiamenti, quanto la solita aggiunta di set di abiti, oggetti, interazioni, missioni e altre amenità.
    Nobili e pirati, quindi, non vanta sostanziali pretese, finendo con prepotenza nell’infinita pila di espansioni della saga, giusto sopra il vetusto -e dalla dubbia utilità- “the sims: magie ed incantesimi”.

    Meh

    Dopo un’attenta analisi del gameplay lungo la nuova storyline del titolo, possiamo dichiarare con assoluta fermezza che nulla è cambiato; nobili e pirati sfrutta lo stesso sistema ‘semplificato’ che è stata la vera rivoluzione del ‘simulatore di vita’ per eccellenza, con i pro e i contro del caso.
    Il piacevole storytelling ci accompagnerà nelle missioni -stavolta selezionabili subito dal menu- e, come accadeva in medieval, starà a noi scegliere con quale eroe affrontare le varie vicissitudini del regno.
    Nonostante EA si sia sforzata di dare un senso alle azioni del giocatore, giustificandole attraverso sfiziosi intermezzi, la ripetitività farà da padrona nell’esperienza di gioco; ogni missione consiste sostanzialmente nel ripetersi delle stesse azioni più e più volte, tenendo d’occhio i soliti tre indicatori delle necessità dell’eroe, più una quarta barra che segnerà il grado di ‘fedeltà’ alle due fazioni, quella dei nobili e quella dei pirati, appunto.
    Unica aggiunta degna di nota è la caccia al tesoro, implementata però in modo poco ponderato, risultando monotona e poco appagante; nella fattispecie sarebbe bastato riciclare le meccaniche di esplorazione dei dungeon già presente in The Sims 3: world adventure, che sarebbero apparse decisamente più sensate in ambiente fantasy.
    A toglierci ogni dubbio riguardo gli sforzi di EA nello sviluppo del titolo, la totale assenza del sistema di costruzione degli edifici, presente in tutti i prodotti antecedenti a medieval; ci ritroveremo, infatti, in un regno che è totalmente identico, nella struttura, a quello che abbiamo esplorato e arredato prima di acquistare l’espansione.
    Nessun dubbio, invece, sulla longevità -punto di forza del franchise- che regala come minimo una trentina di ore di gioco per completare tutti gli obiettivi.

    E’ Malibu Stacy, ma con un nuovo cappellino

    Tecnicamente, la nuova fatica EA resta invariata rispetto a Medieval; passato il blando stupore per il brusco cambiamento di ambientazione non resta nulla, se non un motore grafico che inizia a sfigurare un po’ troppo rispetto alle produzioni attuali e la curiosità per i nuovi modelli che compongono il guardaroba e la mobilia di nobili e pirati; nota di merito per le musiche, come sempre azzeccatissime e in tema con l’ambientazione proposta.

    The Sims Medieval: Nobili e Pirati The Sims Medieval: Nobili e PiratiVersione Analizzata PCCi troviamo di fronte ad una produzione che ai più apparirà come un mod amatoriale, vista la scarsità di aggiunte sostanziali; si spera di vedere, in futuro, un nuovo The Sims, con un nuovo motore grafico, una nuova ambientazione e, perché no, una di quelle idee geniali che ha spinto il primo capitolo della serie nell’olimpo dei videogames. Nobili e pirati andrà solo a riempire l’ultimo spazio disponibile sulla nostra mensola impolverata, insieme a The “Sims: superstar” e “cuccioli che passione!”.

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