Outriders, da PvP a microtransazioni e classi: parla il game director del gioco cross-gen

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Dopo aver pubblicato un nuovo trailer di Outsiders ed aver ufficializzato la natura cross-gen del progetto, il team di People Can Fly offre ulteriori dettagli sullo shooter cooperativo.

Nel corso di una ritmata intervista concessa da Bartek Kmita alla redazione di Game Informer, il director della software house ha infatti discusso diversi interessanti aspetti di quella che sarà la versione finale di Outsiders. In primo luogo Kmita ha reso noto che il gioco non avrà una struttura open-world, ma ospiterà diversi hub esplorabili dal giocatore. La produzione non includerà inoltre alcun tipo di sistema di microtransazioni.

Per una maggiore immedesimazione, i giocatori avranno a disposizione un editor dedicato alla creazione di un proprio alter-ego digitale. Sarà inoltre possibile scegliere tra un massimo di quattro classi differenti, esprimendo una preferenza che non potrà essere successivamente modificata. Queste ultime non determineranno alcun vincolo in termini di composizione di un party: è infatti contemplata anche l'eventualità che tutti i partecipanti appartengano alla medesima classe. La possibilità di cooperare con altri giocatori si sbloccherà solamente alla fine del prologo, la cui durata è stata quantificata da Kmita in circa un'ora.

Infine, si sottolinea che le missioni in cui gli utenti si cimenteranno potranno essere ripetute più volte e che non è contemplata la presenza di modalità PvP. Per maggiori dettagli, vi ricordiamo che il nostro Marco Mottura ha recentemente raccontato sulle pagine di Everyeye la sua prova di Outsiders.