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Dopo aver dato originariamente vita al progetto di Oculus Rift, Palmer Luckey ha deciso di spingersi oltre nel mondo della Realtà Virtuale progettando un visore in grado di uccidere letteralmente chi lo indossa in caso di game over all'interno del gioco.
Sembra uno scherzo ma non lo è: ispirandosi al NerveGear di Sword Art Online, Luckey ha davvero realizzato un visore che può uccidere il giocatore in caso fallisca all'interno di un titolo VR. Il letale meccanismo, a cui Luckey ha dato vita dopo aver maturato esperienza in una compagnia dedita alla produzione di armi, si attiva per mezzo dell'esplosione di tre piccole cariche esplosive che vengono innescate nel momento in cui si riscontra un game over.
La domanda sorge spontanea: qual è l'obiettivo di creare un visore in grado di porre la fine di chi lo indossa? Quello di Luckey si pone a metà tra un esperimento e una provocazione: il fondatore di Oculus è estremamente intrigato dalle sensazioni che un visore del genere potrebbe far scaturire nel giocatore. Il mondo del gaming si spinge sempre più in là sul fronte tecnologico, e la grafica odierna è in grado di far immergere l'utente come non è mai stato possibile prima. Tuttavia un'esperienza che quasi elimina la linea di confine tra finzione e realtà, e che mette persino a repentaglio la sopravvivenza del giocatore, susciterebbe emozioni che il gaming attuale non può mai essere in grado di restituire.
Anche se il progetto di questo visore killer dovesse prendere forma in un prototipo funzionante, gli enormi ostacoli normativi e sociali che lo attendono sarebbero con tutta probabilità insormontabili.
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