Paradox: la maggior parte del personale femminile riporta casi di abusi e maltrattementi

Paradox: la maggior parte del personale femminile riporta casi di abusi e maltrattementi
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Come vi abbiamo riportato soltanto pochi giorni fa, Ebba Ljungerud ha annunciato la sua separazione da Paradox Interactive a causa di differenze di vedute strategiche con l'azienda. Emerge ora uno scoop che sembra verosimilmente ricollegarsi all'abbandono dell'ex CEO.

Il portale svedese breakit.se ha diffuso online la notizia riguardante un sondaggio interno di Paradox all'interno del quale vengono portati a galla dei gravi problemi di gestione del personale femminile da parte della nota compagnia videoludica. Paradox può contare su circa 400 impiegati, ma a questo sondaggio hanno partecipato in 133. Di questi, il 44% ha lamentato degli abusi nei propri confronti, ma la situazione si aggrava quando ci concentriamo sulle donne, corrispondenti al 29% dei partecipanti. Il 69% delle collaboratrici di Paradox ha dichiarato di aver subito abusi e maltrattementi nel corso della propria permanenza all'interno dell'azienda.

"Il trattamento offensivo è un problema sistematico e fin troppo comune all'interno di Paradox", dichiara la conclusione del rapporto, che aggiunge in seguito: "C'è la percezione che i manager siano protetti dall'azienda". I risultati del questionario, inoltre, sono stati mostrati alla Ljungerud il 30 agosto, e solo pochi giorni dopo sono state ratificate le dimissioni del CEO.

Non appena diffusa la notizia, alcuni ex membri di Paradox si sono espressi pubblicamente, tra cui Susie McBeth che si è detta sollevata che la questione sia stata finalmente portata a galla. La stessa Paradox ha poi inviato una nota a PC Gamer con cui ha confermato di essersi immediatamente mobilitata per indagare a fondo sulla vicenda ed assumere "una società indipendente e imparziale specializzata in questo tipo di processi". Sfortunatamente, la questione degli abusi nei confronti delle donne diventa un problema sempre più allarmante nell'industria videoludica, con uno dei casi più eclatanti rappresentato dalle problematiche emerse in Activision-Blizzard.