Perché si chiama Final Fantasy 7 Rebirth e non FF VII Remake Parte 2?

Perché si chiama Final Fantasy 7 Rebirth e non FF VII Remake Parte 2?
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L'evento celebrativo per i 25 anni di Final Fantasy VII ha alzato il sipario sui progetti in cantiere relativi al grande classico di Square Enix, ma soprattutto ha rivelato al mondo l'esistenza di Final Fantasy VII Rebirth, la seconda parte del Remake iniziato nel 2020.

Rebirth è stato confermato in uscita "il prossimo inverno", in un periodo compreso tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024. Ad attirare l'attenzione non è stato ovviamente solo il trailer d'annuncio, ma anche il nome scelto per questa Parte 2, che non contiene più alcun riferimento a "Remake" come la Parte 1 e sembra quindi muoversi verso una direzione diversa.

Il director Tetsuya Nomura si è soffermato velocemente su questo dettaglio, lasciando intendere che dietro il cambio di nome c'è un preciso significato che, tuttavia, per il momento non può rivelare. "Non vedo l'ora di condividere il perché il primo titolo è stato chiamato 'Remake' e il secondo 'Rebirth'. Con il tempo spero anche di rivelare come si chiamerà il terzo titolo e dove porterà alla fine questo viaggio", afferma Nomura senza scendere in maggiori particolari.

Nomura ha inoltre specificato che si può giocare Final Fantasy 7 Rebirth senza aver fatto il primo, e che anzi i neofiti potrebbero trovare soddisfacente iniziare proprio dalla Parte 2. Nel frattempo è stato ribadito che Final Fantasy 7 Remake è una trilogia, con Rebirth che ne rappresenta il secondo atto e con la futura Parte 3 già in lavorazione.