PlayStation 2: ve lo ricordate EyeToy? Cos'era e come funzionava

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A distanza di tre anni dal lancio nipponico del Dreameye, la prima fotocamera digitale pensata per una console non portatile (il Dreamcast), Sony provò a seguire i passi percorsi da SEGA dotando PlayStation 2 di un accessorio simile. Fu così che nacque EyeToy, la webcam USB creata appositamente per la piattaforma casalinga più venduta di tutti i tempi.

Rifacendoci alle dichiarazioni dell’epoca, l’idea alla base del progetto era di dare vita a un tipo di gameplay che fosse più fisico e sociale, così da coinvolgere gruppi di giocatori facendoli immergere nell’esperienza. Tutto questo era reso possibile dalla potenza del monolito nero, capace di elaborare in tempo reale le interazioni dell’utenza e restituirle istantaneamente sullo schermo della TV.

Purtroppo però, nonostante il potenziale espresso dalla periferica (che nel caso di prodotti come EyeToy Chat si rivelò smisurato e avveniristico), il supporto dedicatole si limitò a una manciata di titoli e quasi sempre incentrati su semplici minigame. Questo trattamento impedì al visual controller di brillare quanto avrebbe potuto, ma la novità rappresentata da EyeToy spianò la strada alle future console e a tutto ciò che avrebbero fatto con telecamere e sensori di movimento.

Nel caso vi interessassero altri aspetti legati alla seconda console di Sony, ecco dieci curiosità su PlayStation 2. Inoltre, fra le nostre pagine potete scoprire se era possibile giocare online con PlayStation 2, una feature che in origine interessava pochi titoli e richiedeva l’acquisto di un’apposita periferica.