PlayStation: ecco come lavora il team dedicato alla preservazione dei giochi

PlayStation: ecco come lavora il team dedicato alla preservazione dei giochi
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Come vi abbiamo riferito soltanto pochi giorni fa, sembra proprio che Sony stia prendendo maggiormente a cuore il tema della preservazione dei videogiochi per console PlayStation, tanto che il colosso nipponico ha messo in piedi una nuova divisione dedicata alla salvaguardia dei software più anziani.

La scoperta è avvenuta grazie a Garrett Fredley, Senior Build Engineer del neonato PlayStation Game Preservation Team. Lo stesso collaboratore di Sony ci spiega ora più nel dettaglio il lavoro che questo team svolge affinché i vecchi capolavori PlayStation non vengano perduti nel tempo.

Tramite il cinguettio che vi abbiamo riportato in calce, Fredley ha riproposto un discorso di 45 minuti alla GDC 2019, dove il programmatore ha spiegato che la conservazione di un videogioco è un processo complesso che però consente di rendere il software disponibile e funzionante anche dopo "100 anni" di archiviazione. L'operazione va oltre la semplice custodia del codice grezzo all'interno di in un archivio: si parla di salvare i tool, i dati, la documentazione, i server, i client e persino un compiler necessario per creare nuovamente l'intero gioco da zero. Una corretta archiviazione di questi file è molto utile per i futuri sviluppatori, che potrebbero creare patch e aggiornamenti, specialmente se una vulnerabilità di sicurezza dovesse essere scoperta nel corso degli anni e richiedesse una tempestiva patch correttiva.

Con il nuovo abbonamento a PlayStation Plus, Sony permetterà a chi sceglierà i tier Premium ed Extra l'accesso ad un catalogo di giochi PS1, PS2, PS3 (solo in streaming), PS4 e PS5.