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Recensione Cinema
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7.5
Dopo la presa di posizione di Sony per la Guerra in Ucraina, anche i vertici di Niantic scelgono di condannare l'escalation militare bloccando la Russia e la Bielorussia da tutte le attività globali che interessano Pokemon GO.
A rendere nota questa scelta sono gli stessi portavoce di Niantic con una nota diramata sui social in cui si spiega che "siamo a fianco della comunità globale nel chiedere a gran voce la pace, nella speranza di assistere alla rapida risoluzione della violenza e delle sofferenze arrecate al popolo ucraino. Tutti i giochi di Niantic non sono più disponibili al download in Russia e Bielorussia".
L'azienda di San Francisco sottolinea inoltre come tutte le attività di gioco che interessano i giochi di Niantic verranno sospese a breve. Il blocco di Pokemon GO imposto in Russia e Bielorussia da Niantic è però solo l'ultima delle iniziative assunte dalle major del settore per protestare contro l'invasione dell'Ucraina.
Tra i tanti colossi videoludici che hanno deciso di bandire la Federazione Russia e la Bielorussia dalle proprie attività commerciali troviamo infatti Activision, Electronic Arts, Take-Two, Ubisoft, Epic Games, CD Projekt, NVIDIA, Nintendo e Microsoft. C'è poi chi ha preferito proseguire le proprie attività in Russia ma con il solo intento di raccogliere fondi da destinare alle vittime della crisi che sta avendo luogo in Ucraina, come nel caso degli studi Hi-Rez che doneranno il ricavato all'UNICEF.
We stand with the global community in hoping for peace and a rapid resolution to the violence and suffering in Ukraine. Niantic’s games are no longer available for download in Russia and Belarus, and gameplay will also be suspended there shortly.
— Niantic 🧭 (@NianticLabs) March 11, 2022
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