PS5 e Xbox Series X: potenzialità e 'pericoli' della nextgen per gli autori di Scorn

PS5 e Xbox Series X: potenzialità e 'pericoli' della nextgen per gli autori di Scorn
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Il direttore del progetto horror di Scorn, Ljubomir Peklar di Ebb Software, è intervenuto sulle pagine di GamingBolt per riflettere sulle potenzialità e sugli eventuali "pericoli" che, con l'avvento di PS5 e Xbox Series X, saranno rappresentati dal passaggio a una nuova generazione di console.

Dopo aver spiegato che, secondo lui, la vera svolta nextgen di PS5 e Xbox Series X sarà la CPU, il dirigente responsabile dello sviluppo dell'avventura a tinte oscure Scorn spiega che "affinchè un sistema possa sfruttare appieno le CPU e le GPU di nuova generazione, deve poter gestire un flusso di dati enorme ed è questo il motivo per cui Sony e Microsoft hanno deciso di passare agli SSD. Si è trattato di un approccio divenuto oramai necessario. [...] Quando i motori grafici di nuova generazione comincieranno a incorporare questo flusso di dati di lavoro, in teoria si apriranno nuove possibilità per gli sviluppatori. Potremmo avere dei giochi open world con una qualità riscontrabile solo nei giochi tripla A con scenari di dimensioni ridotte".

Proseguendo nel suo discorso, Peklar spiega che questo passaggio generazionale garantito dall'adozione di un hardware così evoluto può comportare dei pericoli, specie nella prima parte del ciclo vitale di PS5 e Xbox Series X: "Nell'attuale generazione, gli hard disk meccanici non saprebbero calcolare adeguatamente una mole così elevata di dati. C'è poi la questione del tempo di lavoro necessario agli sviluppatori per creare risorse di alta qualità a prescindere dalla dimensione dei mondi di gioco. Sarà proprio questo aspetto a poter rappresentare un problema nella nextgen, anche con motori come l'Unreal Engine 5. Se ad esempio gli sviluppatori decideranno stupidamente di sfruttare questa potenza per realizzare mappe di dimensioni ancora maggiori, e molti lo faranno, allora i mondi di gioco potrebbero apparire più belli a prima vista ma finirebbero col mostrare a schermo sempre più oggetti copiati di quanto non lo facciano attualmente, specie se per questi asset dovesse essere richiesta una definizione maggiore".

Per il dirigente di Ebb Software, quindi, non tutti gli sviluppatori sapranno trarre vantaggio dalla superiore potenza computazionale di PS5 e Xbox Series X, anche se si dice certo del fatto che "col passare del tempo, i designer troveranno un modo per creare esperienze davvero impossibili da realizzare sull'attuale generazione, ma è un viaggio che potrà partire solo dopo che questi ultimi saranno in grado di dare vita a concept interessanti studiati specificamente per l'hardware delle nuove console. Ma allo stesso modo, non si dovrebbe progettare un gioco affidandosi solo alla tecnologia, perchè altrimenti si finirebbe col dare vita a dei videogiochi pieni zeppi di superfici riflettenti solo perchè si hanno a disposizione tecnologie nuove come il Ray Tracing".