PUBG: la community si scaglia contro la regione cinese. Troppi cheater!

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Il team di sviluppo PUBG Corporation, in un thread su Steam ha pubblicato le proprie scuse per problemi con la distribuzione della valuta BP in game dopo il debutto della versione PC 1.0 di Playerunknown's Battlegrounds a dicembre.

"Vorremmo innanzitutto offrire le nostre più sincere scuse agli utenti che non hanno potuto godere appieno del gioco perché la valuta BP non è stata distribuita correttamente, un problema che si era verificato dopo il lancio della 1.0, fino alla manutenzione programmata del 27 dicembre", ha scritto PUBG Corp. "Stiamo risarcendo i giocatori per questa perdita. La valuta BP verrà distribuita agli utenti di tutto il mondo, quindi potrebbe volerci del tempo prima di poterla ricevere".

I giocatori hanno tempo fino alle 15:59 PT / 6: 59 pm ET del 9 febbraio per presentare il reclamo; in caso di dubbio, il messaggio sottolinea che "non si riceverà alcun BP se si fa clic su Conferma nella schermata dedicata, dopo che il periodo per ricevere il refund è scaduto".

Le preoccupazioni degli utenti, però, sembrano ben altre. Almeno, a giudicare dal dibattito scoppiato all'interno dello stesso thread. In particolare, tutte le discussioni (oltre 350 pagine pregne anche di insulti razzisti) sono focalizzate su una richiesta specifica: bloccare la regione cinese.

PUBG ha visto di recente un'esplosione nel numero di utenti cinesi, cosa che purtroppo ha portato anche a un massiccio afflusso di cheater dalla regione asiatica. Brendan Greene a dicembre aveva effettivamente affermato che la stragrande maggioranza dei cheater su PUBG si trovavano in Cina, dove il cheating nei giochi online è "visto come un po' più accettabile" rispetto ad altre regioni.

Un utente di Steam ha riassunto lo stato delle cose in modo leggermente più eloquente di molti altri. "Puoi risolvere il problema degli hacker per favore invece della BP, a nessuno importa niente della BP", ha scritto l'utente. "Nel 90% delle partite ora muoio per gli hacker, guarda i miei replay, risolvi il problema, il gioco è rovinato. Smetti di pensare solo a fare soldi tutto il tempo, fai un gioco decente".

È difficile discutere con il successo del titolo e gli oltre 1,5 milioni di persone che attualmente stanno giocando a PUBG su PC (nonché le tre milioni di copie su Xbox One) certamente indicano che il team sta facendo qualcosa di buono. Il malcontento della community è però palpabile, tanto che i giocatori sono arrivati a chiedere un blocco per la regione cinese.

Questo, però, non è possibile: Greene ha già chiarito che è contrario all'idea di bloccare un intero paese a causa di un numero relativamente piccolo di cheater. "Sì, la maggior parte dei cheater esce dalla Cina, ma questo non significa che tutti i giocatori cinesi siano imbroglioni: questa idea che solo perché c'è qualche mela marcia, devi bandire un intero paese è un po' troppo", ha detto Greene.

Voi siete dello stesso avviso di Greene o appartenete alla parte di community sul piede di guerra?

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  • Date di Pubblicazione
  • Pc : 21/12/2017
  • Xbox One : 12/12/2017
  • Xbox One X : 12/12/2017
  • iPhone : 08/03/2018
  • iPad : 08/03/2018
  • Mobile Gaming : 08/03/2018
  • PS4 : 07/12/2018
  • Genere: FPS - Sparatutto in Prima Persona
  • Sviluppatore: Bluehole
  • Publisher: Bluehole
  • Pegi: 16+
  • Lingua: Tutto in Inglese
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