Qual è il primo God of War? Le origini di Kratos, Dio della guerra

Qual è il primo God of War? Le origini di Kratos, Dio della guerra
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La storia di Kratos comincia nel 2005, quando i Santa Monica Studios pubblicano il primo gioco della serie, che narra le origini e le vicende del dio della guerra, ambientate nella Grecia antica.

Questo primo capitolo sella saga comincia con un tentato suicidio del protagonista, ormai distrutto dagli incubi che lo perseguitano per le azioni passate e dal suo patto di schiavitù con gli déi dell'Olimpo. Grazie a diversi flashback si scopre la storia tormentata dello spartano: un tempo condottiero brillante e feroce della città greca, viene sconfitto in battaglia dai barbari e sta per essere ucciso dal loro re quando invoca l'aiuto del suo protettore Ares, dio della guerra. Egli fa in modo che Kratos si salvi dalla morte, concedendogli forza sovrumana e dotandolo di due lame forgiate nel Tartaro, le Lame del Caos, con le quali decapita il nemico. Il prezzo di questa concessione è l'anima dell'ignaro protagonista, che diventa servo e strumento di Ares; a simboleggiare il nefasto patto, le lame magiche vengono incatenate alle carni di Kratos.

Lo spartano comincia quindi ad agire per conto del suo padrone, seminando distruzione in tutta la Grecia e sterminando i nemici del malvagio dio. Durante l'attacco a un villaggio di seguaci di Atena, dea della saggezza e sorella di Ares, viene sottoposto alla prova finale che ne avrebbe dovuto fare il guerriero perfetto: nella furia del combattimento, entrato nel tempio di Atena, uccide senza accorgersene la moglie e la figlia, teletrasportate sul posto da Ares.

L'inganno distrugge completamente Kratos, che, invece di abbracciare definitivamente la sua condizione di arma vivente nelle mani del dio della guerra, rinnega il patto con il suo padrone giurando vendetta. L'oracolo del tempio distrutto lo maledice, imprimendo per sempre nella sua pelle, che diventa bianca, le ceneri delle due amate: nasce così il Fantasma di Sparta.

Da quel momento Kratos si mette al servizio delle altre divinità greche, sperando che possano un giorno liberarlo dagli incubi che lo tormentano. Ma ciò non avviene, e dopo dieci anni, proprio quando sta per gettare via la sua vita lanciandosi da una scogliera, Atena gli offre un'altra possibilità: lo salva e gli dice che esiste un modo per eliminare l'odiato Ares e allo stesso tempo ottenere la redenzione dai suoi peccati. La trama quindi continua da questo punto e segue le gesta di Kratos alla ricerca del Vaso di Pandora, unico artefatto con cui gli è possibile combattere ad armi pari Ares. La leggendaria scatola si trova in un tempio nel Deserto delle Anime Perdute, trasportato sulla schiena dal titano Crono. Kratos riesce a trovare il tempio, superarne le prove e ottenere il Vaso, ma Ares lo tradisce ancora una volta colpendolo all'improvviso e uccidendolo.

Il Fantasma di Sparta trova però un passaggio verso il mondo dei vivi, aiutato da una misteriosa divinità, si mette sulle tracce di Ares e gli sottrae il Vaso di Pandora, usandolo per acquisire temporaneamente fattezze divine. A questo punto ha inizio lo scontro finale, al termine del quale Kratos riesce ad avere la meglio nonostante Ares tenti di annientarlo sia fisicamente che mentalmente (togliendogli i poteri e facendogli rivivere la scena della morte della sua famiglia).

La morte del dio non libera lo Spartano dagli incubi e dai rimorsi, per cui egli decide di farla finita un'altra volta. Atena lo salva nuovamente, proponendogli di occupare lui stesso il trono divino lasciato vacante alla morte di Ares. Kratos accetta, diventando ufficialmente il nuovo dio della guerra. La storia di Kratos continua nei capitoli successivi della saga, di cui quello del 2018 costituisce una sorta di reboot. Pubblicato per PS4 ha avuto un enorme successo vendendo 20 milioni di copie nel mondo, per saperne di più vi rimandiamo alla recensione di God of War.