La realtà virtuale fa male? Quali sono i rischi nell'utilizzare un visore VR?

La realtà virtuale fa male? Quali sono i rischi nell'utilizzare un visore VR?
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Già da qualche anno ormai la Realtà Virtuale è alla portata di tutti, grazie a visori relativamente poco costosi e dotati di risoluzione elevata. Immergersi nell'esperienza di un gioco in VR è qualcosa che tutti dovrebbero provare, ma ci sono anche alcuni potenziali rischi.

Questa tecnologia, un tempo considerata fantascienza pura, è diventata realtà portando con sé le gioie e i dolori tipici di ogni innovazione tecnologica. Nonostante il divertimento assicurato, l'utilizzo di un visore per realtà virtuale comporta alcuni rischi che nessuno dovrebbe ignorare. Ovviamente, tutto dipende dalle condizioni e dalla quantità di tempo in cui si utilizza, ma andiamo a vedere con più precisione cosa potrebbe succedere.

La prima problematica, che è anche quella riscontrata dai più, è il cosiddetto motion sickness: una sgradevole sensazione di perdita dell'orientamento e di vertigini che ricorda un po' il mal di mare. È molto soggettiva e dipende da quanto i nostri sensi vanno in contrasto tra di loro, ovvero da come il nostro cervello riesce a interpretare quello che sta succedendo. Durante una sessione di realtà virtuale, infatti, quello che gli occhi percepiscono ha poco senso per il cervello, che fatica a interpretare ciò che vede: il corpo rimane fermo ma la sensazione di muoversi nello spazio è fin troppo realistica, dal momento che i punti di riferimento non sono più su uno schermo bidimensionale ma scorrono accanto e nelle tre dimensioni. Infatti, il fastidio risulta decisamente attenuato se oltre al visore si utilizza anche una piattaforma di movimento che permetta a tutto il corpo di muoversi in sincronia col personaggio del gioco. L'effetto motion sickness può causare vertigini, giramenti di testa, perdita di equilibrio e nausea, e se state cominciando ad accusare questi sintomi interrompete subito l'attività.

Un altro fastidioso problema fisico in cui si può incappare è la stanchezza oculare. Indossando un visore per realtà virtuale, gli occhi si ritrovano molto vicini alle due lenti che riproducono l'immagine in 3D, e si stancano quindi molto più in fretta rispetto a quando si guarda un normale schermo. In molti casi, rimanere con il visore per più di mezzora causa stanchezza e secchezza oculare (per mantenere l'attenzione si sbattono meno le palpebre) e mal di testa. Tutti gli esperti consigliano di fare molte pause, possibilmente ogni quarto d'ora, per evitare queste problematiche e per mantenere il contatto con la realtà.

Quest'ultimo è una diretta conseguenza del potenziale immersivo (che è la sua principale caratteristica) che ha la realtà virtuale oggi. Il senso di straniamento e di isolamento dalla realtà è assicurato, perché tutti i sensi si ritrovano coinvolti e smettono di comunicare con l'ambiente in cui ci si trova in quel momento. Chi utilizza il visore non vede né sente alcunché, e non è raro inciampare nei cavi, sbattere su uno spigolo e urtare qualcuno mentre ci si ritrova nel bel mezzo di una sessione di realtà virtuale.

Questi sono i principali problemi legati alla realtà virtuale, molti dei quali probabilmente saranno risolti in un futuro non troppo lontano. Ma siamo certi del fatto che, come per ogni altra cosa, utilizzare questa tecnologia in modo controllato e responsabile sia la chiave per evitarli sul nascere. Nel frattempo, potreste dare un'occhiata ai giochi VR più attesi del 2021