Rick Fox fuori dai suoi stessi Echo Fox: "Razzismo contro di me"

Rick Fox fuori dai suoi stessi Echo Fox: 'Razzismo contro di me'
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Lasciare l’azienda che egli stesso ha fondato. Sembra questo il destino di Rick Fox, ex stella dei Los Angeles Lakers che nel dicembre 2015, quasi quattro anni fa, aveva deciso di entrare nel mondo dell’esport acquistando lo slot dei Gravity Gaming nel campionato nordamericano di League of Legends, creando una nuova organizzazione: gli Echo Fox.

Un brand che negli anni è cresciuto a dismisura grazie anche ai risultati competitivi ottenuti, in particolare nei picchiaduro con la stella Dominique “SonicFox” McLean. Un blasone che adesso rischia di veder compromesso quanto di buono fatto negli ultimi anni con l’uscita del suo fondatore.

Un destino capitato anche ad altri grandi imprenditori, uno su tutti Steve Jobs: licenziato dalla Apple che lui stesso aveva fondato, salvo poi ritornare anni dopo. Un destino che potrebbe capitare anche a Mark Zuckerberg quando a maggio il consiglio di amministrazione di Facebook dovrà decidere se mantenerlo in carica o meno.

Contrariamente a questi episodi, tuttavia, la scelta di Rick Fox appartiene a lui soltanto. Secondo quanto rivelato da Richard Lewis su Dexerto, e successivamente confermato dalla stessa organizzazione degli Echo Fox, Rick Fox avrebbe ripetutamente ricevuto offese razziste e minacce alla propria famiglia da investitori dell’organizzazione in diversi scambi di mail dal tono decisamente acceso.

Lewis avrebbe ricevuto una mail anonima che riporta le dure parole di commiato che Fox avrebbe rivolto agli azionisti insieme alla sua decisione di lasciare l’organizzazione. “Questa è una notifica ufficiale della mia volontà di lasciare gli Echo Fox il prima possibile in modo da facilitare l’operazione. I recenti e oltraggiosi fatti di razzismo e di minacce verso me e la mia famiglia compiute da un’importante azionista dell’azienda rendono impossibile per me proseguire nelle attività degli Echo Fox o vedere il mio nome associato a essa.

Ciò che avrebbe definitivamente convinto Rick Fox ad abbandonare l’azienda da lui stesso fondata sarebbe stato il silenzio degli azionisti, più che le offese ricevute. Gli altri membri del consiglio d’amministrazione, pur sapendo, avrebbero infatti ignorato gli epiteti usati sia contro Rick Fox che contro Jace Hall, CEO degli Echo Fox, sperando che la questione morisse nello scambio di mail tra i protagonisti dell’affaire.

L’indiziato sembra essere un membro della Vision Venture Partners, la cui divisione esport è tra i principali investor degli Echo Fox. Nel comunicato ufficiale successivamente rilasciato dagli Echo Fox arriva non solo una conferma dei fatti contestati ma anche una presa di posizione forte e chiara. “La società sta lavorando in modo deciso per chiedere e ottenere che il colpevole di tale gesto si dissoci totalmente dall’azienda di cui fa parte.