Ricordi virtuali: uno studio della memoria nel videogioco

Ricordi virtuali: uno studio della memoria nel videogioco
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Continuano gli approfondimenti in collaborazione con l'associazione IPID e dopo lo speciale dedicato al rapporto tra teatro e videogiochi adesso vi segnaliamo un secondo trattato intitolato Giocare con ricordi virtuali: per uno studio della memoria nel videogioco.

Scritto da Stefano Caselli (Dottorando, Università di Malta), Giocare con ricordi virtuali: per uno studio della memoria nel videogioco vuole rispondere a due domande ben precise: che cosa succede alla nostra memoria quando giochiamo? E quale riflessione sul nostro rapporto col passato può scaturire dall’uso dei videogiochi?

Il nostro passato non deve essere dimenticato e anzi, si tratta di una delle fondamenta della nostra identità individuale, collettiva e culturale. Se i media svolgono un ruolo di filtro di primaria importanza tra noi, il mondo e noi stessi, è fondamentale capire come questi trasformino la nostra identità anche e soprattutto modificando la nostra memoria.

L'autore parte da una doppia premessa: "da una parte, che i videogiochi siano mondi virtuali a tutti gli effetti da un punto di vista fenomenologico. Dall’altra, che la nostra memoria abbia una natura intrinsecamente mediale, e che quindi il modo che abbiamo di percepire il passato (e la nostra capacità di farlo in sé) si evolva di pari passo col nostro ecosistema tecnologico. Servirà quindi passare brevemente da questi due preamboli per arrivare a riflettere su cosa significhi giocare con la memoria, e che cosa si possa intendere per memoria virtuale." Potete leggere l'articolo integrale sul sito di IPID.