Roberto Ferrari: lo sviluppo di Final Fantasy XV fu altamente disorganizzato

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Contro tempo, pronostici e avversità di ogni sorta, Final Fantasy XV è riuscito ad arrivare sugli scaffali dei negozi nel 2016, con apprezzamenti da parte di critica e giocatori. Il travagliato ciclo di sviluppo, durato dieci anni, ha messo a dura prova l’RPG di Square Enix, che ha visto cambi di titoli, registi e almeno due piattaforme.

Il lavoro effettuato sul gioco è stato interamente scartato per almeno due volte, creando ulteriori problemi per il team e per il franchise. Il character designer Roberto Ferrari è stato uno dei testimoni della disorganizzazione dalla quale è scaturito il quindicesimo capitolo della saga nata su Nintendo Entertainment System, affidando alla sua pagina Facebook alcune critiche sullo sviluppo del titolo:

“Erano altamente disorganizzati,” ha commentato l’artista. “Il nostro staff - 20 anime sofferenti - ha lavorato su Final Fantasy XV a storia non ancora definita. Nel 2013, la stessa cambiava almeno una volta ogni tre mesi, e l’uscita del titolo era stata stabilita per l’anno seguente.
Nel mondo dell’animazione, dal quale provengo, per evitare un simile spreco di tempo si è soliti completare la storia principale prima ancora di assumere il personale”
.

Le dichiarazioni di Ferrari in merito alla confusione nell’ambiente di sviluppo non sorprendono, ed è probabilmente anche per questi motivi che Hajime Tabata subentrò a Tetsuya Nomura, dando finalmente forma a Final Fantasy XV, del quale vi invitiamo a consultare la nostra recensione a cura di Francesco Fossetti.

Final Fantasy XV è disponibile ora per PlayStation 4 e Xbox One.