Roblox e i problemi con le microtransazioni: al via una class-action

Roblox e i problemi con le microtransazioni: al via una class-action
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Nel corso delle ultime ore sta facendo discutere l'avvio di una vera e propria class-action contro gli sviluppatori di Roblox, accusati da alcuni utenti per via delle modalità attraverso le quali vengono gestite le vendite dei contenuti nello store in-game.

L'azione legale è partita lo scorso 25 maggio 2021 da un uomo del Michigan, John Dennis, e da suo figlio. Stando a quanto dichiarato dall'uomo, il team di sviluppo del popolare titolo incita i giocatori ad effettuare acquisti nel negozio per poi sottrarre agli utenti i contenuti legalmente acquistati. Sembrerebbe infatti che i controlli sugli elementi messi in vendita vengano fatti solo in un secondo momento e, nel caso in cui uno o più contenuti non dovessero risultare idonei, questi vengono rimossi dagli account che li hanno acquistati senza la possibilità di ricevere un rimborso.

Secondo le parole di Dennis, talvolta queste rimozioni improvvise avvengono senza motivazioni ben precise: viene infatti citato il caso dell'acquisto da parte del figlio di un paio di jeans per la personalizzazione dell'avatar, i quali sono stati eliminati dal gioco sebbene non presentassero alcun marchio o altre anomalie tali da giustificare un simile gesto da parte degli sviluppatori. L'uomo ritiene quindi che si tratti semplicemente di uno stratagemma per aumentare gli incassi e ha per questo deciso di dare il via alla class-action.

In attesa di scoprire come andrà a finire, vi ricordiamo che grazie all'evento Roblox x Gucci i giocatori hanno speso migliaia di dollari in borse in-game. Di recente, inoltre, Roblox è ufficialmente entrato in borsa.