Rockstar: la causa di Benzies subisce un intoppo, la Corte Suprema dà ragione al publisher

di

Dopo un lungo periodo sabbatico, nel 2016 l'ex presidente di Rockstar North, Leslie Benzies, lasciò la compagnia e fece causa a Rockstar Games, Take-Two Interactive e ai fratelli Houser per 150 milioni di dollari.

Secondo lui, avrebbero messo in atto un complotto per costringerlo ad abbandonare la compagnia, in modo da non dovergli pagare diversi milioni di dollari per i diritti d'autore che gli spettavano.

Ebbene, nei giorni scorsi ci sono stati degli sviluppi decisamente importanti. La Corte Suprema di New York si è espressa in favore del publisher rispedendo al mittente le accuse. A quanto pare, il Royalty Plan firmato nel 2009 da Benzies non implicava in nessun modo che lui dovesse ricevere la stessa paga di Sam e Dan Houser, rispettivamente presidente e vicepresidente di Rockstar Games. La causa faceva principalmente leva su questo, poiché Benzies affermava di aver ricevuto meno soldi rispetto ai due fratelli. La sentenza della Corte Suprema ha quindi definitivamente messo fine a questo aspetto del caso.

La causa tuttavia non è terminata qui, poiché c'è un'altra questione da risolvere. L'ex presidente sostiene di non aver ricevuto il compenso per i diritti d'autore previsto da un documento del 2012, l'Employment Agreement. Probabilmente ci vorrà ancora del tempo prima la l'azione legale giunga definitivamente al termine ma, in ogni caso, si tratta di una prima sonora sconfitta per Benzies.