Tempo di sanzioni in casa Riot Games: in Corea scoppia il caso Griffin

Tempo di sanzioni in casa Riot Games: in Corea scoppia il caso Griffin
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Riot Games e la Korean e-Sports Association (o KeSPA) hanno sospeso a tempo indeterminato l'ex director dei Griffin, Cho Gyu-nam, e il coach Kim "cvMax" Dae-ho, oltre ad aver multato la squadra coreana (attualmente nella LCK) per 85.000 Dollari.

Nell'indagine, condotta da Riot e da KeSPA, sembra che siano state trovate prove del fatto che Cho abbia esercitato pressioni e forzato la firma del contratto del giocatore Seo "Kanavi" Jin-hyeok, mentre questi era ancora minorenne.

Riot ha dichiarato che Cho avrebbe anche aggiunto una clausola al contratto di Kanavi quando è stato prestato ai JD Gaming, in modo che il tempo trascorso in questa formazione non potesse influire sulla scadenza del contratto con i Griffin.

Riot ha affermato che Cho non avrebbe comunicato questa modifica né a KeSPA né alla stessa Riot; un obbligo riportato nello stesso regolamento.

Nel corso delle indagini sono state anche raccolte le testimonianze di giocatori e staff i quali hanno affermato che il coach “cvMax” sarebbe sempre stato verbalmente e fisicamente aggressivo nei confronti dei membri della squadra.

Tre giocatori, Choi "Sword" Sung-won, Lee "Tarzan" Seung-yong e Shin "Rather" Hyeong-seop, intervistati da Inven Global, hanno avuto la forza di farsi avanti denunciando il comportamento aggressivo dell'allenatore.

Ora, in attesa di ulteriori sviluppi, a Cho e cvMax è vietato ricoprire qualsiasi ruolo ufficiale in qualsiasi squadra che partecipa a un evento esport affiliato a Riot, inclusa ovviamente la LCK.

Riot ha anche multato i Griffin come abbiamo già detto e ha rilasciato una dichiarazione secondo cui monitorerà la situazione Griffin nei prossimi mesi e, nel caso di ulteriori problemi, la squadra potrebbe addirittura giocarsi la permanenza nella LCK.